COMUNITA’ S. VOLTO DI GESU’- R.n.S

Centro Divina Misericordia

Via Refrancore, 86/6 – TORINO

Tel. 011 – 73.95.152

 

DIECI ANNI DI ATTIVITA’ DELLA COMUNITA S.VOLTO DI GESU’

STORIA DELLE ORIGINI DELLA COMUNITA’

 

Qualcuno si può domandare: perché alcune volte Santo Volto di Gesù, e altre volte Sacro Volto? Perché la comunità è nata sotto i due Volti e cioè: sia sotto il Volto Sindonico, e allora SACRO VOLTO, sia sotto il Volto del GESU’ RISORTO e allora SANTO VOLTO DI GESU’

 

Questa Comunità, è quindi una pianta che lo Spirito Santo ha piantato dieci anni fa. Ma piantare, vuol dire avere già la piantina, quindi, prima deve germogliare. Essa è germogliata ventisette anni fa tramite una fraternità denominata: “MARIA MADRE DEGLI APOSTOLI” i cui fondatori erano: don Oscar Rosso; (che tutti i mesi viene a celebrarci l’eucarestia) Augusto, (che è già in paradiso). Angiolina, Ida Bisci – Manto Franca – Emilia e Maria che sono passate alla Comunità Gesù.

 

 Questo germoglio, che era nato qui in  casa nostra come fraternità, per quattro anni l’abbiamo vissuto e coltivato con  l’incontro settimanale di preghiera e l’Eucarestia  che don Oscar celebrava sul tavolo della sala da pranzo attraverso un segno (ecco, i segni, che devono essere considerati, pregati, per poter cogliere ciò che il Signore  vuole da noi):

“LA GIGANTOGRAFIA DEL VOLTO SINDONICO” esposta al teatro Alfieri nel 1978 per la   giornata che il R.n.S. aveva indetto per l’esposizione Sindonica.

Quella gigantografia, per mezzo di Angiolina e Augusto che erano già entrati nelle attività di don Mario Occhiena, (1974/1975) il quale in quell’epoca aveva fondato una Comunità denominata: “DELLE  ADORATRICI DEL VOLTO SANTO DELLA SINDONE”, è stata di comune accordo donata a loro.

Sono adoratori e adoratrici del Santo Volto della Sindone, questo è stato recepito e accettato ed ora si trova nella Cappella di Via Sanfront; ecco la storia dei due Volti “Sacro Volto  e Santo Volto di Gesù”. Nel giorno della nostra effusione, io e Augusto, ricevemmo in dono da una sorella un quadro: il Volto del Gesù Misericordioso.

Ecco, quel Volto con quegli occhi così penetranti, ci ha toccato dentro; immediatamente abbiamo sentito il bisogno di agire e fu così che demmo il via ad una attività di propaganda del Gesù Misericordioso dappertutto, ovunque andassimo, in tutti i luoghi che frequentavamo, logicamente anche al Rinnovamento. Per noi era diventata una vera e propria missione quella di portare avanti la Misericordia del Signore che si era espressa  attraverso quella rivelazione, e che la Chiesa in quel momento non aveva ancora recepito; perché la Chiesa recepisce e ufficializza quando raccoglie la voce del popolo come voce di Dio, solo allora, passando al discernimento, dà o meno il suo consenso.

Ecco che andando avanti, è poi nato il gruppo in Via Sanfront e quindi, ognuno di voi è una radice che è stata trapiantata. A questo punto, cominciavano a nascere vari gruppi, e,ogni fuoco che si accendeva, sentiva la radice, l’appartenenza. C’era veramente tanto amore ad unirci, di conseguenza capimmo che questi gruppi dovevano rimanere legati, dovevano camminare insieme, stare uniti, ed ecco il bisogno di formare una “Comunità”. Ora nascevano le prime difficoltà perché le idee erano diverse: c’era chi voleva una Comunità di alleanza, cioè con dei voti, con le decime ecc.ecc…,c’era chi voleva un altro tipo di Comunità…..però, frugando dentro di noi, e soprattutto guardandoci in faccia capivamo di non essere ancora pronti per quel tipo di cose. Tante riunioni vennero fatte, ne discutemmo tantissimo: quello che alla fine di ogni riunione affiorava, era come una specie di sgomento, di non convinzione, di impreparazione……….

Ecco che allora venne deciso di lasciar cadere tutto momentaneamente, di andare avanti così senza porci tanti problemi; il Signore sicuramente avrebbe agito nei nostri cuori, avrebbe pensato Lui a farci capire ciò che voleva da noi. Quello che contava era l’andare avanti insieme, continuando a volerci bene e a lavorare insieme per l’unico obbiettivo: “IL REGNO DI DIO”.  A tutte le altre cose sicuramente a tempo e debito ci avrebbe pensato il Signore.

Quindi, passarono alcuni anni; a livello nazionale naquero delle Comunità: “Comunità di alleanza, Comunità di vita  (convivenza). Noi, non ci riconoscevamo in nessuna di quelle e la dimostrazione, l’avevamo già data 27 anni prima quando era nata la fraternità. Difatti, una sera con i membri della fraternità ed i membri della nascente Comunità Gesù, ci siamo riuniti insieme perché provenienti dal medesimo ceppo:, loro ci presentarono i principi della loro Comunità, noi esponemmo loro i nostri, e, concordemente convenimmo di essere due cose diverse, di avere idee diverse e chiamate diverse.

Fu così che decidemmo di fare ognuno la propria strada, col tempo poi……e così fu e la nostra strada andò avanti per conto nostro. Ad un certo punto, due sorelle della nostra Comunità si sono sentite chiamate ad una Comunità di vita (io per prima dissi a Maria Carla: è quella la tua Comunità).

Qui mi permetto un parallelismo per meglio spiegare il concetto: quando a Valdocco è arrivato don Orione, ragazzo, don Bosco, dopo averlo ben scrutato gli disse “guarda che tu non sarai mai della nostra Comunità”. Difatti, don Bosco aveva capito che lo Spirito Santo su quel ragazzo aveva altri progetti; in effetti don Orione, uscito da Valdocco, fondò un’altra famiglia, diversa da quella Salesiana.

Ecco, don Bosco,pur avendo intuito che in quel ragazzo c’era già santità, non ha cercato di trattenerlo, anzi, l’ha incoraggiato a fare il suo cammino. Certamente avrà pregato molto, e lo Spirito gli avrà detto: “questo riservalo per me perché ha altri compiti”. Ecco, Maria Carla e sua mamma, fin da allora fanno parte della Comunità Gesù. E noi abbiamo proseguito.

Intanto in Piemonte, nasceva un’altra associazione come questa del Santo Volto; una Comunità simile alla nostra ed è quella denominata “VITA NUOVA”. Fondata da padre Giulio Manera, cappuccino, con sede ad Arona. La loro storia, si è poi intrecciata parecchio con la nostra. Dei presenti allora con me e Augusto, c’era: Giuseppe – Lino (di Moriondo) con tutta la famiglia; Giampiero Capello, con la sua famiglia. Sinceramente, abbiamo passato una settimana di esercizi e di preghiera a Villa Picco a dir poco favolosa.

Siamo stati accolti da padre Giulio in modo fantastico; addirittura, ci ha fatto preparare delle camere da alcuni giovani che stavano lavorando, perché quelle esistenti non erano sufficienti per tutti. E’ davvero stata una settimana memorabile! Padre Giulio (uomo carismatico, con doni di profezia ecc..) è rimasto talmente impressionato che quando ce ne siamo andati, ha lasciato i due tavolini e l’ombrellone che noi mettevamo tutti i giorni, per un anno intero, e tutte le volte che passava  vicino, si soffermava andando con la mente a quei giorni e ci benediceva!

 

Dice Lino: padre Giulio, è rimasto talmente colpito dalla nostra unione che durante l’omelia della Messa quotidiana, diceva tutto quello che noi facevamo nella giornata, e tutti i giorni, nell’omelia, dava uno spunto delle nostre riflessioni giornaliere. Queste cose, hanno contribuito a far sentire in noi un desiderio fortissimo di Comunità, una forte spinta a formare la “NOSTRA” Comunità. Quindi, quel germoglio nato dalla fraternità “ MARIA REGINA DEGLI APOSTOLI” è entrato nel grande fiume, dando vita a questa Comunità.

Ecco, fratelli e sorelle, se qualcuno di voi, volesse aprire in casa propria un Cenacolo, e dedicarlo alla Madonna, lo faccia pure; la nostra Madre Celeste, penserà lei a suo tempo a far confluire tutto nel grande fiume ( quel cenacolo, se solo, potrebbe non entrare mai nel grande fiume). Rimanere solo un piccolo fuocherello che per un po’ arde e poi si spegne; lo Spirito Santo, Lui sa come soffiare, basta affidarci a Lui. La mamma di padre Giulio, (ancora oggi vivente) che io considero come “mamma Margherita”, è rimasta così ben impressionata di noi che avendo deciso di farci un piccolo dono a noi donne, si è messa decisa alla macchina da cucire, e con ritagli pizzi e merletti ci ha creato lì per lì dei grembiulini! – Ecco, fratelli, il grembiule, è un segno: il grembiule del “servizio”- Signore, noi vogliamo lodarti e ringraziarti per tutto questo!………

Intanto, c’è una profezia molto importante che dice: “Se infatti sono Sante le primizie, lo è anche la massa della pasta; e se la radice è Santa, lo sono anche i rami” (Rm.11-16). E il Signore concederà la pioggia per il seme che hai seminato nel terreno. “Era bello nella sua grandezza, nell’ampiezza del suo fogliame, poiché aveva le radici presso le grandi acque”. “Ogni pianta che il Padre mio non ha piantato, sarà sradicata”.

 

Si, Signore, la vita nello Spirito, non è facile per nessuno. Noi abbiamo delle radici che abbiamo ereditato: il nostro “IO”. Quell’io che è diverso l’uno dell’altro e che fa sì che qualche volta purtroppo anche nelle cose di Dio possiamo cadere.

Io, ti chiedo perdono Padre, e chiedo perdono a tutti voi fratelli e sorelle amatissimi, per tutte quelle volte che col mio io sono caduta facendo magari soffrire qualcuno.

Ecco…..la mia umanità che qualche volta prende il sopravvento inducendomi a sbagliare contro il Signore e contro di voi sorelle e fratelli, quindi chiedo perdono a tutta la comunità…….

Chi entrava in cappella in  via Sanfront, dove per diciotto anni abbiamo esposto il SS. Sacramento, vedeva la gigantografia del Volto Sindonico, con sotto l’Icona del Gesù Misericordioso.

A questo punto bisogna fare memoria di Augusto, per dire che veramente il Signore l’aveva fornito di tanti talenti ( i quali ora uno per uno stanno distribuendosi su voi).

Egli, allora si era messo a costruire Icone di questo Gesù, facendone centinaia. Qualcuna la regalava, altre le dava per modiche cifre; ma, quella che era in cappella, è rimasta là ed ora che quei locali sono stati presi dal Rinnovamento facendone la sede, essa si trova appesa alla parete di un ufficio. In un altro ufficio, sempre in via Sanfront, si trova appesa un'altra Icona, anche questa profetica: “La pentecoste Cosmica”.

 

Vi è rappresentato Gesù Crocifisso con ai piedi  Maria Santissima e San Giovanni. Siccome viviamo in questo momento storico e lo Spirito Santo soffia sulla Chiesa di questo tempo, allora, il medesimo Spirito soffierà sul Santo Padre il Papa. Anche su chi è chiamato a guidare il popolo di Dio; lui, ha recepito il messaggio della Divina Misericordia di suor Faustina, ( ora Santa Faustina)  nell’estate scorsa, ha consegnato il mondo al Gesù Misericordioso.

 

Questa, per noi tutti è una gioia grande; siamo stati profetici!….Perché? ( qualcuno chiederà). Perché venticinque anni fa, adorare il Gesù Misericordioso, era quasi considerato come un’eresia e chi lo faceva veniva guardato con sospetto; queste cose, dobbiamo dircele!

Bisogna che le sappiamo, fanno parte della nostra storia. Noi sappiamo che circolano tante immagini di Madonne che piangono, tante apparizioni non vere! Quante apparizioni, specialmente della Madonna si sono verificate in questi ultimi tempi!…… E la Chiesa, quante ne ha riconosciute come autentiche?

Quando Gesù circa duecento anni or sono, si è manifestato a S. Margherita Maria Alacoque, in seguito ad un’eresia: “Il giansenismo” (il credente, quale peccatore, doveva infliggersi delle mortificazioni corporali assurde, fustigazioni, mettersi i cilici e cose di questo genere) Gesù, ha mai predicato di punirsi in quel modo? Gesù è Misericordia, Gesù ha pagato Lui per noi, ha saldato Lui i nostri debiti è venuto apposta per questo .

Gesù dice alla Santa nella sua apparizioni: “Io Sono Misericordia, sono venuto per voi, per i peccatori!”

 Questo messaggio l’ha lasciato a S.M. Alacoque la quale lo ha trasmesso alla Chiesa e questa, dopo lunghi tempi di preghiera, di discernimento lo ha accettato.

Ecco allora che oltre all’adorazione al Sacro Cuore di Gesù, è nata anche l’associazione dell’Apostolato della preghiera.

Ora, c’è ancora un’altra cosa da mettere in evidenza, cioè: Dio è il Padre di tutti, Gesù è venuto per tutti, la Misericordia di Dio non è finita, e allora la Chiesa l’ha accolta ed ha confermato: “Si, è vero”. Quindi, questa non è una nuova devozione, ma ora si inserisce nel Concilio Vaticano Secondo, dove si afferma che la Chiesa è popolo di Dio, che il verticismo è caduto e ogni uomo è popolo di Dio con carismi e chiamate vocazionali diverse l’uno dall’altro, sino a raggiungere il centro dove il S. Padre, il Papa, ha il grande compito di guidare il popolo di Dio, di evangelizzarlo e di farlo camminare.

Ecco allora, questo popolo di Dio, diventa popolo sacerdotale (1° Pietro). Quindi, il Concilio, prende in mano la Parola di Dio, l’attualizza, mettendo in risalto quello che noi ci siamo persi per strada in duemila anni di storia, cioè, che appunto il popolo di Dio è un popolo sacerdotale e come tale ha il compito di offrire al Padre il sacrificio di Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli dell’intera umanità. Con questo, noi vediamo la chiamata a realizzare con la nostra preghiera addirittura le tre Pentecoste, cioè:

La pentecoste Cosmica: Ai piedi della Croce, tutto è compiuto!….Lui, è venuto per salvare tutti “Padre, perdona loro perché non sanno quello che si fanno!”.

 

Gesù, si sceglie dei discepoli, lo Spirito Santo che sta già lavorando, prende un mussulmano, lo fa incontrare con uno dei discepoli, e, questi improvvisamente decide di convertirsi, di diventare cattolico.

Questa è la Pentecoste Cosmica; lo Spirito Santo agisce, questo il Concilio Vaticano Secondo l’ha recepito.

Si dice che lo Spirito Santo, agisce su tutti gli uomini, ecco perché il Papa, vuole pregare con tutti anche se molti, ancora non l’hanno capito.

 

La Pentecoste Giovannea: E quella contenta nel Vangelo di Giovanni al capitolo 20 e che noi dobbiamo far vivere in ogni gruppo del Rinnovamento e ogni responsabile deve sempre metterla in evidenza. “SEMPRE”: Gesù è qui; Gesù è risorto Gesù è il vivente è qui in mezzo a noi!

Gesù è presente sempre in mezzo a noi egli è vivo è vero GESU’ – GESU’. Cercare che tutti gli sguardi siano puntati su di Lui; guai a noi se trasformiamo gli incontri di preghiera in un festival di canzoni. Oppure se ci ripieghiamo su noi stessi; un’ora intera a pensare ai nostri peccati.

Dobbiamo cercare di polarizzare l’attenzione sul Risorto che è qui in mezzo a noi! Guardare a Lui e lodarlo.

 

Citare ciò che ha fatto in quella Pentecoste Giovannea!

Egli è entrato a porte chiuse, era già qui prima che ci aspettava, facciamo festa perché Gesù è qui in mezzo a noi!

LodiamoLo! Il Papa, ci ha detto: portate la Pentecoste permanente nella Chiesa; nei gruppi! Cosa fa il Signore?

Alita il dono della pace; chi entra qui, deve avvertire la pace in mezzo a noi, quella pace che solo Gesù sa dare. Allora, guardando a Lui, lodarLo.

 

 Questa pace si avverte se i fratelli si amano veramente, se tra di loro c’è unione di intenti, se c’è comunione. Allora davvero si respira aria di pace, distensione, serenità; ecco che allora, nella pace e nell’amore, i fratelli si accettano davvero, così come sono, con le loro debolezze.

Più sono ciechi, storpi e muti,  più si accettano, perché Gesù è venuto per loro. E poi, invitarci a prendere atto che la Chiesa sussiste e durerà sino alla fine dei tempi perché lo Spirito continua a soffiare. Ecco, la Chiesa, lo Spirito soffia su tutto il Corpo di Cristo, la Chiesa universale.

 

La Pentecoste Universale: quella che è presente nella Chiesa Universale e che noi festeggiamo appunto ogni anno a Pentecoste. E allora, qual è che noi viviamo di queste tre Pentecoste? QUELLA GIOVANNEA!…………..

E, quando lo Spirito Santo soffia, lo fa sentire a qualcuno in modo particolare. In Italia, si è fatto sentire da don Renato Tissot (colui che ha inaugurato la nostra cappella).

Sono esattamente 20 anni che don Renato Tissot porta avanti questo discorso. E’ stato molto difficile farlo accettare dal Rinnovamento. Finalmente, e ormai sono tre anni, che questo cammino è stato recepito: Allora Salvatore Martinez, coordinatore nazionale del R.n.S., in un documento

del quale i responsabili ne hanno in mano uno stralcio, ha  chiaramente scritto: “Si è ribadita la possibilità di differenziazione nella varietà dei carismi e dei ministeri che sorprendentemente lo Spirito Santo può suscitare non soltanto nella Chiesa ma anche nel Rinnovamento”.

Allora, don Renato Tissot, per poter sostenere questa tesi, ha dovuto fondare un’alleanza sul tipo della nostra dove ha raccolto dei gruppi che non solo non erano del Santo Volto, ma erano addirittura gruppi Maria di Trento.

 

Sicuramente qualcuno di voi si chiederà perché tutto questo? Ma è molto semplice, Maria è la madre di Gesù, Maria, conduce a Lui chiunque le si affidi. Ella conduce l’uomo alla verità e la verità è Cristo Gesù Signore.

Maria, è nella Chiesa, è qui con noi che intercede!

È attraverso l’opera di quell’uomo che è stato portato avanti tutto il discorso e allora loro hanno detto: “ Noi, saremo l’alleanza della Divina Misericordia (A.Di.M.).

 

Il Cardinal Ruini, ha compreso ed ha benedetto la comunità A.Di.M. del Rinnovamento, come il nostro Vescovo benedice la comunità del Santo Volto di Gesù.

Ecco che allora è emerso che i gruppi che si identificano in quell’Alleanza, sono del Rinnovamento a tutti gli effetti; questo perché c’è stato un momento in cui questi gruppi non si voleva riconoscerli.

Da tutto questo si può ben capire che la chiamata vocazionale al Gesù Misericordioso, va al di là dei nostri modi di vedere e di pensare.

Noi, questa vocazione l’abbiamo sentita nel cuore e, ci innestiamo non nell’A.Di.M., ma percorrendo la nostra strada, noi sentiamo la chiamata all’intercessione.  

 

Tanto per fare un esempio di chiamate vocazionali: la comunità Gesù, ha sentito la chiamata a portare avanti gli esercizi Ignaziani, pur essendo nel Rinnovamento.

Questi esercizi, che secondo San Ignazio di Lojola, portano alla contemplazione, a Candia, tutti gli anni si sono fatti.

Ci potrebbe benissimo essere qualcuno che all’interno di un gruppo del Santo Volto sente la chiamata alla contemplazione, non per questo deve essere considerato non più appartenente alla comunità.

 

Questo vuol solo dire che ci sono chiamate personali che lo Spirito Santo fa sentire, non per questo uno sentire diverso dagli altri.

Noi invece, siamo chiamati all’intercessione, a offrire il sacrificio di Gesù al Padre per la salvezza nostra, delle nostre famiglie, di Torino, dell’Italia e di tutta l’umanità.

 

Il R.n.S. ha recepito tre modelli di comunità: il primo gruppo comprende coloro che vivono gli impegni di vita comunitaria con o senza regola scritta.

Noi, apparteniamo a questo gruppo; la nostra comunità ha la regola scritta che è lo Statuto consegnato in Curia, ed il Vescovo, tramite lettera ci accetta, ci invita a proseguire e ci benedice ogni anno.

                                       

                                                      AMEN, ALLELUJA !