(pro-manoscritto ad uso interno della comunità)
ASSOCIAZIONE S. VOLTO di GESU’ – R.n.S
Centro Divina Misericordia
Via Refrancore, 86/6 – TORINO
Tema: Parola di dio – Preghiera e guarigione
Borghetto S.Spirito
Esercizi Spirituali
Luglio 2001
LA PAROLA DI DIO E LA PREGHIERA
La Parola
Dal Libro del Profeta Geremia 15,16: 16Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore, perché io portavo il tuo nome, Signore, Dio degli eserciti.
Con lo Spirito Santo, anche noi divoriamo la Parola di Dio, e sovente diventa “rhema”, parola che si attualizza.
Ci possono essere tre condizioni:
1. Tutta la Bibbia è Parola di Dio sotto l’azione dello Spirito Santo e solo Lui può manifestarsi al nostro cuore. Se anche al momento non comprendiamo, per fede crediamo che è un seme che si svilupperà al momento opportuno.
2. La Parola che mangiamo, attraverso la preparazione biblica e l’intelligenza, viene da noi compresa e diventa insegnamento. E’ un seme che rimane nel nostro cuore e se questi insegnamenti perdurano nel tempo, lo Spirito Santo può farci dono del carisma d’insegnamento anche per i fratelli.
3. Il cuore batte forte e siamo stupiti. Il Signore sta parlando proprio ad ognuno di noi, accogliamo la Parola che si attualizza nella nostra vita e gioiamo nello stupore che la fede nasce dall’udire la Parola di Dio: un ascolto che va a toccare il cuore dell’uomo e lo fa vibrare. Magari per la prima volta, toccato dall’amore di Dio, lo porta a dire: “Si, eccomi”
Questa Parola accolta nel cuore, in momenti successivi e poi quotidianamente, farà crescere la fede e il desiderio di piacere a Dio (Timor di Dio); porterà la creatura divenuta figlio di Dio (Gv 3,5-6) a vivere in comunione con lui (preghiera continua).
Pregare incessantemente
Questo invito di Gesù è possibile realizzarlo soltanto se abbiamo il dono della fede:
· La fede che salva
· La fede in Gesù Cristo (Unto di Dio) nato, morto e risorto per noi.
· La fede che ci giustifica davanti al Padre.
· La fede che opera con l’amore stesso di Dio
· La fede che produce la speranza, cioè la fiducia che Dio si prende cura di noi.
· La fede che ad un certo punto può diventare carisma, cioè non vacilla più, perché la presenza di Dio nella nostra vita è manifesta e dona quel coraggio necessario per operare nel nome di Dio: segni prodigi e miracoli.
Compassione
Dobbiamo chiedere al Signore Gesù che nell’aiutarci a trasformare il nostro cuore di pietra in un cuore di carne, ci faccia dono della compassione: “passione con” per partecipare alla vita del fratello, dimenticando noi stessi.
Allora tutto quello che chiediamo al Padre nel nome di Gesù, con il cuore di carne, cioè di compassione, l’abbiamo già ottenuto.
Stupore
Per mantenerci nell’umiltà è necessario coltivare lo stupore davanti alle opere di Dio che si realizzano in risposta alle nostre preghiere.
Lo stupore è dettato dall’umiltà, schiaccia il pericolo “vanagloria” e ci fa arrivare alla preghiera di Gesù: "Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. 42Io sapevo che sempre mi dai ascolto (Gv. 11.41-42).
Pregare gli uni per gli altri
Poiché il figlio di Dio cha ha raggiunto questo traguardo, è dimentico di se stesso e tocca con mano che Dio Padre, per intercessione di Gesù e dello Spirito Santo, si prende cura di lui, spesso non chiede preghiere per sé ai fratelli.
Invece anche egli ha bisogno di queste preghiere e deve chiederle con profonda umiltà e gratitudine, affinché il maligno non abbia più potere su di lui.
RELIGIOSITA’ DELL’UOMO
Nessuno vive per se stesso e nemmeno muore per se stesso.
Uomo = Umanità: concetto che solo lo Spirito Santo può farci comprendere non a livello di intelligenza, ma come membro del Corpo di Cristo Gesù, nuovo Adamo, che salva l’umanità intera.
Uno e tutti sono un tutt’uno.
Questa umanità che ha miliardi di anni, è in cammino per raggiungere il traguardo dell’essere di Dio, di vivere in Dio; questo Dio che desidera per l’uomo “la felicità”, termine improprio per descrivere una condizione di pienezza spirituale.
Abbiamo quindi da considerare due versioni:
La prima è lo studio dell’uomo così come si presenta.
L’uomo è per 2/3 (impropriamente) spirituale e per 1/3 è un corpo destinato a tornare in polvere.
Quindi è la parte spirituale che guida la sua esistenza, cioè l’anima o psiche.
Questa anima, appunto perché spirituale, vuole anche essa realizzare delle emozioni che non sono concrete, ma spirituali.
Lo spirito dell’uomo cerca Dio e se l’anima asseconda lo spirito, è portato a formare e vivere aspetti religiosi.
Queste due componenti determinano le religioni, cioè il comportamento dell’uomo che cerca Dio, ed ha per base il realizzare delle emozioni piacevoli. Poiché non si tratta ancora di rapporto con Dio, Satana ha il potere che è finalizzato, come sempre, alla distruzione dell’uomo. Comprendiamo quindi che solo il “SI” totale al Signore Gesù, che nell’Apocalisse di Giovanni 3,20 afferma: 20Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me., porta all’incontro con Dio.
Dio cerca l’uomo ed ha compassione di questa sua situazione di ricerca; sa che il sacrificio di Cristo ha il potere di donare equilibrio e salvezza eterna per tutti e usa ogni strumento per poter entrare nel cuore dell’uomo con il dono dello Spirito Santo.
Quindi il cristianesimo non è una religione, ma una fede e proprio per questo Dio ha dato all’uomo una coscienza; chi risponde alla propria coscienza, incontra Dio.
Il pericolo, mai come adesso, è la manipolazione delle coscienze per mezzo dei Mass-Media: Satana vuole che il male sia considerato bene (vedi teologia della liberazione, vedi G8, ecc…).
Avendo detto il “SI”, noi entriamo in una storia, la storia sacra: il “SI” dei profeti, di Maria, di tutti gli uomini del Nuovo Testamento, che hanno tracciato delle strade e nelle quali sono entrati per il progetto della salvezza.
Lo Spirito Santo progetta e realizza, per mezzo del “SI” degli uomini, con una visione “fuori del tempo”: ogni uomo entra dentro questo progetto e può ritardarlo se non collabora.
Il Miracolismo
Entriamo in un argomento consequenziale.
La parte spirituale dell’uomo, quando incomincia ad essere utilizzata, o meglio, esercitata, cerca, come appagamento, manifestazioni straordinarie, cioè manifestazioni non materiali, ma di carattere spirituale ed inspiegabili.
Tutto questo si può chiamare miracolismo ed è una tentazione particolare di quanti accedono al Rinnovamento nello Spirito.
La loro psiche, sollecitata in questa direzione, può produrre manifestazioni che non provengono dallo Spirito Santo e che fanno parte di un falso carisma di profezia: Abbiamo visioni, esortazioni psichiche nelle quali, messe a confronto con la parola di Dio, non c’è nulla da eccepire, ma in un contesto di preghiera carismatica, cioè guidata dallo Spirito santo, viene fuorviato l’argomento specifico dell’incontro di preghiera.
Il pericolo è che, captando il desiderio di manifestazioni soprannaturali, parte del gruppo o di singoli fratelli, tentati dal maligno, studino consapevolmente, con mezzi illeciti, il produrre manifestazioni straordinarie.
La Chiesa quindi è guardinga…
Questi richiami sollecitano anche l’uso di facoltà paranormali latenti in certe persone, facoltà ereditate, le quali, a livello psichico o per mezzo di spiriti guida, a loro insaputa, realizzano manifestazioni particolari quali: madonne che piangono, quadri che sanguinano, stigmate, ecc…
Per concludere l’argomento, siamo più che convinti che la preghiera di comunione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo è quella formulata dallo Spirito Santo che intercede per i credenti. (Rm 8,26-27).
PREGARE BENE
Pregare significa colloquiare, discorrere con Dio.
Dio (Padre, Figlio e Spirito Santo) è Spirito e solo lo spirito dell’uomo, permeato dallo Spirito Santo, è idoneo a pregarLo.
Quando l’uomo non è in queste condizioni e sente il bisogno di pregare; il suo colloquio forma e costituisce una religione sentimentale.
Dio ama l’uomo e se il cuore di questo uomo grida al Signore perché Lo cerca “con cuore sincero”, è un colloquio anche questo e forma le basi per un incontro personale che, subito o nel tempo, può portare a ricevere il battesimo spontaneo nello Spirito.
Così la creatura sentirà il bisogno di colloquiare con Dio, avendo fatto la sua prima esperienza: “Dio che risponde”, e passerà dalla preghiera sentimentale ad una vera preghiera: quella guidata dallo Spirito Santo.
Anticamera
Per colloquiare con Dio nostro Padre è necessario:
Effetti
La creatura è costantemente in comunicazione con Dio e possiamo affermare, come dice S.Paolo, che tutto diventa preghiera: pregare incessantemente; finalmente “adoratori in spirito e verità”.
Conseguenze
Senza queste premesse, una persona che si imponga una adorazione silenziosa per un’ora, arriverà all’alienazione mentale;, aprirà le porte a Satana per le tentazioni, con il rischio di commiserazione, ecc…
I consiglieri spirituali, quindi, dovrebbero essere preparati per indicare, come vie di guarigione, il movimento fisico per la gloria di Dio:
Dopo si potrà parlare di anticamera e di adorazione.
Vincere le tentazioni
Dobbiamo precisare che colui che è battezzato nello Spirito Santo, deve sempre ricordare che non è al riparo dalle tentazioni, che provengono non solo dallo spirito dell’uomo, ma dalle forze del male che studiano, appositamente per ciascuno di noi, la tentazione a seconda delle nostre tendenze.
La battaglia è riconoscere la tentazione e, come Gesù, avere la Parola di Dio che dimora nel nostro animo, pronta per essere usata rispondendo: “Sta scritto”.
Ad esempio: “Non tentare il Signore Dio tuo; non di solo pane vive l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio, ecc…” cioè tutte le risposte date da Gesù alle tentazioni subite da Lui nel deserto, dopo il battesimo nello Spirito al fiume Giordano.
Lo Spirito Santo, prendendo dimora nell’uomo, permeando, abbracciando lo spirito dell’uomo, gli dà la forza di vivere nello Spirito Santo.
Il nutrimento giornaliero e la Parola di Dio meditata, ruminata, trasforma e cambia la sua mentalità portandola ad essere la mentalità di Cristo.
Chi non fa questo atto di volontà, e si limita ad un incontro settimanale di preghiera, tornerà indietro, anzi, peggio, significa che non ha ricevuto l’effusione dello Spirito, perché lo Spirito Santo suscita il desiderio di conoscere Dio e di avere un rapporto sponsale con Lui.
Per vincere le tentazioni che arrivano per tutti, è determinante rinunciare ad ogni più piccolo vizio, per non aprire la porta al diavolo, dandogli la possibilità, trovando la nostra camera interiore vuota, di occuparla nuovamente, in compagnia di altri demoni peggiori di prima. (Lc. 11,24-26).
I demoni che tentano di più ed hanno il maggiore successo sono: invidia, menzogna, orgoglio, perversione, paura, impurità, prostituzione, distruzione.
Dopo queste considerazioni di carattere generale, possiamo concludere, come afferma la Parola di Dio: solo chi persevererà nella preghiera precedentemente descritta, riuscirà a vincere quelle tentazioni di Satana che vorrebbe distruggerci per l’eternità.
Poiché il peccato genera il male e la malattia, spesso la malattia diventa una condizione per rinsavire, ottenere il perdono e l’incontro con Dio, che è eterna Misericordia.
BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO
Nell’ambito del Rinnovamento Carismatico, se vogliamo che lo Spirito Santo parli e ci faccia percepire delle novità. Dobbiamo essere persone capaci di fermarsi.
Il Signore ripete due volte, quando è importante: “Fermati,fermati, rifletti, usa la tua intelligenza”.
La parola Rinnovamento è una parola che vuole indicare di rivedere, riflettere, accogliere ciò che serve e gettare via ciò che è vecchio e non serve più, anche dal punto di vista religioso; Dio cammina con la storia del suo popolo, Dio cammina con la storia dell’uomo.
L’uomo è inserito nel mondo ed il mondo, pur avendo leggi fisiche inderogabili, continuamente muta, cambia e noi camminiamo in questo tipo di mondo, dove una intelligenza diabolica con miliardi di adepti, ha un unico obbiettivo: distruggere tutto e tutti.
L’uomo, con lo spirito di cui è dotato, cerca Dio; dal suo incontro con Lui comprende, a qualsiasi religione appartenga, che deve difendersi da questi spiriti intelligenti e diabolici e conseguentemente formula, escogita metodi diversi di difesa.
In Africa sono convinti di fare amicizia con queste forze e collaborare con loro, convinti di averne un vantaggio: sono gli spiriti familiari. Formulano preghiere, riti per ottenere queste amicizie e riconoscono autorità specifiche ad alcuni membri della loro comunità: gli stregoni.
Nella realtà, poiché il fine dei demoni è la distruzione di tutti gli uomini, si illudono e sono costretti a toccare con mano che gli spiriti demoniaci desiderano possedere un corpo e avere delle autorità.
Ciò premesso, comprendiamo che Dio (Padre, figlio e Spirito Santo) desidera avere dei figli adatti alla battaglia che non appartengano o non siano coinvolti in questo mondo occulto.
Gesù inizia il suo ruolo di preparazione alla salvezza mediante la Croce affermando: 18Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con l'unzione,e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista;per rimettere in libertà gli oppressi, 19e predicare un anno di grazia del Signore. (Lc.4,18-19)
1Lo spirito del Signore Dio è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, 2a promulgare l'anno di misericordia del Signore, un giorno di vendetta per il nostro Dio, per consolare tutti gli afflitti, (Is.61,1-2).
Lo Spirito Santo vuole da sempre realizzare questa parola di vita per mezzo di chi, battezzato nello Spirito, trasformato in Cristo, vive in questo mondo, ma non è più di questo mondo.
Il pericolo è che il battezzato nello Spirito Santo, subito inizia un comportamento di vita modificato, usa atti di volontà per vincere la pigrizia ed altri vizi che non possono testimoniare l’appartenenza a Cristo, per rimuoverli un poco alla volta.
Inizia quindi una battaglia con se stesso, con il suo “io” per piacere a Dio.
Dice Gesù: “Chi vuole seguirmi rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”
Allora la persona battezzata nello Spirito cambierà poco per volta il suo carattere. Come in ogni lavoro, abbiamo bisogno di preparazione nell’usare arnesi vari per raggiungere l’obbiettivo, così lo Spirito Santo, secondo il comportamento di ognuno, darà i carismi appropriati, per il servizio ai fratelli.
Da questo deduciamo, per convinzione, che il battesimo nello Spirito non è appannaggio di un movimento spirituale, ma manifestazione di Dio per mezzo dello Spirito Santo come iniziazione cristiana e che i Sacramenti sono segni efficaci soltanto se c’è collaborazione e la cooperazione personale nella grazia dello Spirito Santo.
Chi vuole essere cristiano autentico deve essere necessariamente nello Spirito santo, ma niente è automatico; scrutando la nostra volontà, Dio darà i carismi.
Gesù, come vero uomo, ha ricevuto lo Spirito Santo per essere in grado di comportarsi secondo la volontà di Dio, quindi ha imparato la piena obbedienza.
Noi vogliamo non solo imitare Gesù. Ma essere trasformati in Lui e la trasformazione avverrà attraverso l’obbedienza. Obbedienza alla Parola di dio, obbedienza all’ispirazione dello Spirito santo per mezzo del discernimento, obbedienza con il nostro cuore atteggiato all’umiltà, in quanto senza lo Spirito non possiamo fare nulla.
Quando Gesù afferma: “Lo Spirito Santo è su di me…” realizza il progetto del Padre e poiché è venuto sulla terra per noi, imitando la sua umiltà, pure noi faremo la volontà di Dio se avremo l’atteggiamento interiore di Gesù.
Nel nostro cuore sentiremo allora riecheggiare. “ Tu non sei povero, sei un figlio di Dio”.
Tutto quello che il Padre ha dato a Gesù lo ha dato anche a noi, suoi figli; il nostro nome è scritto nei cieli ed il regno di Dio è già in noi.
Inizia cos la prima guarigione.
L’uomo può avere atteggiamenti diversi provenienti dalla carne:
Gesù dice: “Io ti do la vita, vita per sempre, per l’eternità. Ti dono il soffio del mio Spirito che farà cadere dai tuoi occhi interiori le scaglie che ti rendono cieco”. E’ la cecità naturale di Saulo.
Da questo momento, allora, possiamo vedere le opere di Dio, comprendere il Suo agire ed il Suo carattere; incominciamo a sentirci realmente”figli”.
Anche l’uomo non credente sente rimordere la coscienza se vive una vita dissoluto, ed ha bisogno di espiazione che porta spesso al desiderio di suicidio o addirittura di omicidio, come soluzione ai suoi disagi.
Nella realtà della vita è impossibile; solo Gesù può salvare l’uomo con il Suo perdono, aiutandolo a perdonare tutti, portandolo alla guarigione dai ricordi dolorosi e dalle ferite interiori provocate da se stesso o da altri.
Ciascuno di noi, verificando la propria vita, comprende se ha raggiunto questi tre punti:
Finalmente, abbandonati nelle Sue braccia, gusteremo tutti i momenti in cui, come innamorati di Gesù, potremo appartarci con Lui, in una contemplazione che soddisferà ogni esigenza dello spirito, dell’anima e del corpo.
La malattia
Conseguenza dell’uomo lontano da Dio è l’uomo ammalato. Le malattie possono essere: fisiche, spirituali, psichiche e psicosomatiche.
Per aiutare i fratelli bisogna però approfondire, con l’aiuto dello Spirito Santo, quale tipo di malattia deve essere combattuta.
Personificare Gesù
Siamo chiamati a personificare Gesù per le strade del mondo. 44Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; (Gv.6,44). Questa affermazione appartiene da sempre all’uomo. Tutti gli uomini,per mezzo dello spirito (impronta di Dio) dove risiede la coscienza, sono dei chiamati. A che cosa? A incontrare Dio, il Creatore, che ha creato l’uomo, “me”, a Sua immagine e somiglianza. Questo spirito troverà pace, equilibrio psico-fisico solo il giorno in cui farà questa esperienza personale.
Chiamata
Scriviamo il nostro nome due volte…e sentiamo come un’eco a cui rispondo: “Chi sei, Signore?” Il tuo cuore si riempie di gioia e ti domandi “Perché chiamo proprio me?”. Questa evento viene detto “del roveto ardente”. (Es.3,1-6;9-12).
Questa gioia, unita a tremore e sorpresa, è l’incontro con Dio, e tu desideri che prosegua nel tempo.
Rispondi come Samuele: “Eccomi, parla, che il tuo servo Ti ascolta”.
L’eccomi è simile, uguale al “si”: voglio eseguire ciò che Dio vuole da me.
Vocazione
Questa chiamata può avvenire in tenera età o, addirittura, in punto di morte.
Volontà di Dio
Con la risposta “Eccomi” nasce nel cuore dell’uomo il bisogno inderogabile di colloquiare con Dio, per fare la Sua volontà, cioè realizzare il progetto, la visione che Dio ha per lui, inserita in un contesto di corpo, il Corpo di Gesù, cioè la Chiesa, strumento di salvezza.
Paradossalmente, come vero uomo, anche Gesù ha sperimentato questa chiamata: a 12 anni a Gerusalemme nel tempio, per mezzo dei Dottori della Legge (Lc.2,41-52).
Ha atteso 20 anni prima di ricevere l’unzione nel Giordano attraverso il battesimo nello Spirito, e realizzare il progetto: la salvezza dell’umanità intera: un progetto molto limitato nel tempo: tre anni.
Poiché si tratta della salvezza dell’umanità e del cosmo, questo progetto è per tutti, poi viene inserito in un progetto personale, secondo una visione che Dio, per mezzo dello Spirito Santo, fa intuire e, nel contempo, aiuta a realizzare.
Ci riallacciamo alla riflessione di ieri, quindi per tutti il Vangelo di Luca dice: “Lo Spirito Santo è su di me, mi ha unto con l’unzione per portare la lieta notizia”.
Gesù, guardando ogni uomo che riceve la buona novella, si convince che ha bisogno di guarigione, e ripete: “Io sono venuto per gli ammalati e non per i sani, sono venuto per i peccatori e non per i giusto”.
Gesù vuole guarirmi; devo incontrare Lui come mio medico personale.
Gesù mi guarisce sotto varie dimensioni:
Nella preghiera di intercessione, i familiari che sono mandati ad essere Gesù, come buoni samaritano dovranno:
La guarigione entra nell’anima, cioè nella psiche ed ha per scopo non solo la guarigione, ma anche l’incontro con Gesù, il battesimo nello Spirito e la forza di vivere le premessa contenuta nel Vangelo di Luca, prima del racconto della parabola.
Esercizio per curare
Il ricordo doloroso viene guarito.
I ricordi possono essere:
Per concludere, è molto efficace la preghiera comunitaria di guarigione, dove ci invitiamo a vicenda a consegnare le nostre ferite ed a chiedere perdono per il male che le ferite stesse provocano sugli altri.
IL GIUSTO VIVRA’ DI FEDE
L’ uomo che accoglie con riconoscenza il dono della salvezza, il Sangue di Gesù che lo perdona e lo giustifica davanti a Dio, riconciliato con Dio, con se stesso, con il prossimo, potrà e dovrà vivere di fede basata sulla parola di Dio.
Quale parola?
Le promesse che Dio, per mezzo di Gesù, ha fatto per i suoi figli.
E’ necessario appropriarsene, viverle, e la nostra battaglia sarà capovolgere la tentazione di affermare il contrario.
Esempio: piangere dicendo: “sono povero, mi manca questo e quest’altro” e lamentarsi, quando invece, la Parola di Dio afferma: “tu sei ricco, possiedi lo Spirito Santo”. Dio, che conosce perfino i capelli che hai in capo, si prende cura di te.
Dopo quanto esposto, comprendiamo che, come la preghiera che tutto ottiene è la lode e la benedizione, così quello che ci fa ricchi è la benedizione del Signore nei nostri confronti. Benedire = dire bene, il Signore che dice bene di me.
La benedizione di Dio si interrompe quando io stesso penso o affermo in contrasto con la sua Parola, apro quindi alle forze del male la possibilità di inserirsi in me, e perdo la Sua protezione.
Gesù afferma: “Benedite, non maledite”.
Devo pure conoscere le promesse del Signore e fare attenzione a non stravolgerle con false preghiere. (Malachia 2,17). Il Signore afferma: “Mi avete stancato con le vostre parole”. In che modo Lo stanchiamo? Sempre in Malachia 3,13: “Voi usate parole dure contro di Me”. Noi diciamo: “Io Ti amo, Signore”. Ed Egli risponde: “Quando le tue parole non sono in armonia con la mia Parola,. devi disciplinare le tue labbra in modo che le tue parole si armonizzino con le Mie”.
Dopo queste riflessioni, ci sono alcune affermazioni-base che vogliamo ricordare per cercare di applicarle alle nostre preghiere e di insegnarle agli altri.
Mai più diremo:
Diremo invece:
· Non riconosco la supremazia di Satana sulla mia vita. - colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. (1^Gv.4,4)
· Posseggo la sapienza di Dio - Cristo Gesù è stato fatto da Dio Sapienza per noi.
· nell'abbandono confidente sta la vostra forza". (Is.30,15)
BENEDIZIONE DELLA NOSTRA CASA
Nel caso in cui si abbia la convinzione di presenze di disturbo, usare sale esorcizzato e acqua benedetta.
PREGHIERA
Signore Gesù, Ti lodiamo per la tua Presenza in mezzo a noi, per l’unzione dello Spirito Santo che ci ha aiutato con la sua Parola a fare queste riflessioni che riprenderemo in quanto vogliamo essere tuoi discepoli, testimoni veraci, in questo mondo al quale non apparteniamo più, pur vivendo in esso.
Ti presentiamo tutti i fratelli che leggeranno questa preghiera, queste riflessioni; imponiamo su di loro le nostre mani, affinché una potente unzione di Spirito Santo scenda su di loro e giungiamo – con un cuore solo – a contemplare il Tuo volto: “Il Tuo volto Signore io cerco”.
Amen