I Quaderni della Comunità n° 4/2006
Via Refrancore, 86/6 -- 10151 Torino - presso “Centro della Divina Misericordia” - Torino
Venerdì ore 16 e sabato ore 15,30 incontro di preghiera e di guarigione.
Quarta domenica di ogni mese (da settembre a giugno) ore 9-12 preghiera di guarigione
comunitaria delle ferite emozionali; ore 14,30-18 culto a Gesù misericordioso, intercessione ed eucaristia.
(pro - manoscritto ad uso interno della comunità)
ANIMATORE, CHI SEI ?
(da un’idea di Don Mario Pancera)
“Uno che è immerso in Dio”
Non uno che parla, un cembalo sonante……………
Neppure uno che sa fare: tutti facciamo troppo e troppe cose.
Ma, uno che è immerso in Dio.
Non però uno che prega, sarebbe poco; neppure uno che sta davanti a Dio: non sarebbe cristiano.
Ma, uno che è immerso in Dio, uno che conduce e precede i fratelli alla consapevolezza di essere in Dio, e li aiuta ad immergersi in Dio. Uno che aiuta i fratelli a conservarsi nella comunione con Dio Padre e a vivere la sottomissione a Gesù Signore mediante il costante ascolto della voce dello Spirito Santo.
“Un servo che serve pregando”
Partendo dalla parabola della vite e dei tralci: se il tralcio non è unito alla vite è sterile e muore.
Gesù dice: “Ogni tralcio che non porta frutto, (Dio) lo monda, perché porti maggior frutto………come il tralcio non può portare frutto da sè stesso, se non rimane nella vite, così nemmeno voi, se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci………chi rimane in me ed io in lui, questi porta molto frutto, perché senza di me, non potete fare nulla.”
Ora, il discorso cambia, Dio, viene a te. A noi, per primo perché ci ama. Dio è qui: togliti i calzari! E poi: entra nella nube, vedi la gloria dell’Altissimo.
Lasciati coprire dalla sua ombra. Entra nel Tempio di Dio, entra nella Casa del Padre; entra nel seno del Padre.
Ora, respira l’alito di vita: “lo Spirito Santo”. Sì, togliti i calzari, prostrati e adora. Adora e ama.
Gemi davanti a Dio “Allontanati da me, perché sono un peccatore”.
Facciamo nostre queste parole, le parole di Simon Pietro
Purificati………..Riconciliati…………..
“Signore Gesù Cristo, figlio del Dio vivo, abbi pietà di me, che sono un peccatore”
Taci e ascolta: con la testa per terra o con le braccia alzate, ma non da esaltato: “povero, umile, peccatore, figlio amato, servo che serve pregando, servo fatto preghiera.”
Ricordando che, come dice Paolo nell’epistola ai Filippesi “Il mio Dio soddisferà ogni vostro bisogno in proporzione della sua ricchezza, in Cristo Gesù”. (Fil. 4,19)
L’apostolo Giovanni nella sua prima epistola scrive: “Se diciamo di non aver peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, Egli, è fedele e giusto e così rimette i nostri peccati e ci purifica da ogni ingiustizia” “…………ma se qualcuno pecca, noi abbiamo come intercessore presso il Padre Gesù Cristo, che è giusto” (1° Gv. 1,8 - 2,1b).
“Chi crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chi ama colui che ha generato ama anche colui che è stato generato da lui” (1° Gv. 5,1)
“Noi sappiamo che chiunque è generato da Dio non pecca; ma il generato da Dio lo custodisce così che il maligno non lo tocca” (1° Gv. 5,18)
“Uomo normale”
Chi sei tu, animatore?
Non siamo altro che uomini normali: normali per questa debolezza fragile e questa vita traboccante di problemi, che conosce il pianto e le ferite delle cadute, che soffre l’assillo della corsa, immersi e sommersi dall’usura della vita, di questa società, di questo mondo; che cede alle spine dell’egoismo e alla tentazione dell’impotenza.
Normali, come battezzati e rinati, cristiani che hanno conosciuto il Cristo Salvatore, che ricevono l’alito della vita del Padre e bevono l’acqua dello Spirito Santo.
Cristiani che hanno accettato le promesse di Gesù Cristo e hanno saputo rinunciare a dare ascolto alle promesse fallaci del mondo, ma non immuni dal mondo: è ancora possibile che il pensiero di Gesù sia disprezzato dai nostri comportamenti; che la sua voce, non venga presa sul serio, che rimaniamo lontani da quello che Gesù chiede che noi diventiamo proprio consegnandoci allo Spirito.
Giovanni Paolo II, nella lettera indirizzataci nel 2000, ebbe ad esortarci con le parole di San Paolo: “Lasciatevi guidare veramente dallo Spirito”. (Gal. 5,18)
Lasciamo cioé che l’iniziativa la prenda lo Spirito senza opporgli resistenza; lasciamo fare a Lui, diamogli spazio senza smettere di invocarlo, di conservarci fedeli nell’attesa anche quando lo Spirito sembra ritardare.
“…………che diventa preghiera”
Pregare, allora non è un problema, ma è la vita, il respiro. E’ pregare proprio nelle condizioni normali: nel deserto, nel silenzio o di fronte al rumoreggiare dei flutti del mare.
Quando c’è siccità e la sete avanza e si fa irresistibile e si è disposti a fare di tutto pur di rimanere aggrappati ad un qualcosa.
“Chi sei tu, animatore?”
Devi essere preghiera.
Non aver paura di non farcela. Dio è qui, sempre. Non affannarti sui problemi: ne avrai sempre. Ma, stai nel tuo Signore, cerca il suo volto con fame: finchè non sarai tu a parlare a Dio dei tuoi problemi, ma, sarà Dio a parlarti dei suoi problemi (e i suoi problemi, saranno anche i tuoi) e allora stai certo che sarai esaudito, tutto è tuo.
A te è solo chiesto di spenderti per il gregge con l’unica forza possibile che proviene dall’amore.
I fratelli, hanno il volto sfigurato dalle ferite d’amore provocate dal mondo.
L’amore, è la prima cosa che devi dare per servire veramente. L’amore, è anche: amicizia, libertà, fraternità, gioia di stare insieme ed insieme lavorare per il Regno di Dio
“Uno col gruppo”
L’animatore, non è mai solo; va bene: il gruppo è fatto di fratelli fragili, se ne sente il peso.
Non dimenticare mai che il gruppo riunito nel nome di Gesù, diventa una potenza indistruttibile, perché possiede la potenza di Dio. Quindi è molto importante rafforzare la comunione tra tutti i membri del gruppo. Che il gruppo sia unito nel nome di Gesù, allora: sparirà il pericolo di appiattimento; si snoderà la lode, lo Spirito del Signore agirà con potenza, vedrai i carismi operanti.
Dio sarà in mezzo a te e tu non andrai in cerca di falsi dei, di guaritori.
Quando siamo eletti alla guida di un gruppo, o ci disponiamo ad animare un gruppo, teniamo presenti dieci atteggiamenti interiori ed esteriori; dieci modi di ricevere lo Spirito e di alimentare la Sua presenza nella nostra vita e nella vita di tutto il gruppo:
Ø Aspirare ai carismi dello Spirito
Ø Non disprezzare ciò che Cristo dice
Ø Lotta dura con il peccato
Ø Sentire il gusto per le cose divine
Ø Non ritardare il piano di Dio per l’evangelizzazione
Ø Non ridurre i Sacramenti a mero rito
Ø Considerare il magistero della Chiesa
Ø Non separare ciò che Dio ha unito
Ø Non fare della ragione un idolo
Aspirare ai carismi dello Spirito
Se c’è sincerità di cuore e unità nella richiesta, la Parola non mentisce e i carismi riaffioreranno.
Praticare l’intimità con Dio
Senza dialogo, senza relazione cuore a cuore nella preghiera, saremo presto portati a tradire Dio e ad amare il mondo. Senza intimità non c’è primato dello spirito; senza vita interiore non c’è edificazione del nostro tempio spirituale in cui lo Spirito vive e si muove.
Non disprezzare ciò che Cristo dice
Lo Spirito dimostra la fedeltà di Dio e la veridicità delle parole di Gesù portandole a compimento.
Lotta dura con il peccato
Pur dilagando nel mondo il peccato, non possiamo permettere che infetti le radici dei nostri gruppi che sono “luoghi santi” perché abitati dallo Spirito che è Santo. Occorre quindi non perdere tempo e ricorrere a tutte le armi necessarie per “togliere il maligno di mezzo a noi” prima che la vita spirituale si paralizzi e nel gruppo si manifestino divisioni.
Sentire il gusto per le cose divine
Più ci eleviamo a Dio e più desideriamo assaporare le cose del cielo; più sperimentiamo la bellezza dei doni di Dio e più non ne possiamo fare a meno.
Non ritardare il piano di Dio per l’evangelizzazione
Lo Spirito deve manifestare Gesù al mondo: per questo è stato effuso; ma, ha bisogno di amici che accolgano il piano di evangelizzazione preparato è consegnato da Gesù; un piano che non tutti sono disponibili a realizzare:
non ho tempo;
non ce la faccio;
sono impegnato in altre cose.
Non togliamo ai nostri gruppi il privilegio di attuare il piano di Dio.
Non ridurre i Sacramenti a mero rito
Tutti i Sacramenti sono caratterizzati da una forte crisi legata alla secolarizzazione della Chiesa.
Il R.n.s. ha fatto della vita sacramentale rinnovata un punto di forza. Occorre insistere: questa è una strada maestra, una via privilegiata per diffondere la grazia del rinnovamento spirituale di molti cristiani tradizionali e demotivati.
Considerare il magistero della Chiesa
L’ignoranza del magistero non è più giustificabile dopo l’approvazione dello Statuto. Ci sono documenti così ricchi di sapienza e così facilmente applicabili alla vita dei gruppi del R.n.s. che non è dato a dei responsabili far conto che non ci siano.
Non separare ciò che Dio ha unito
Satana è divisione. Non desidera che divederci da Dio e dividerci fra noi. Più siamo divisi e più la nostra testimonianza risulterà debole e in contrasto con lo Spirito che è comunione. Nel gruppo non c’è spazio per iniziative personali che creino contrasti, anche quando si pensa di agire a fin di bene. Meglio aspettare gli altri che fare da soli perché, la presenza di Gesù ci è stata assicurata da due in su…………
Non fare della ragione un idolo
E’ la ragione che ha bisogno del cuore; il primato deve essere assicurato alla forza dell’amore e non della comprensione razionale. Occorre farsi semplici come bambini nei giudizi per dire – come Maria: “Fiat” allo Spirito. Se la ragione non è sottomessa al cuore, potresti far diventare i tuoi pensieri e i tuoi giudizi superiori a quelli dello Spirito, perdere lo slancio e scoraggiare con le tue riserve i fratelli.
E allora…………via illusioni consolatorie
Via i falsi miraggi! Gesù è nel mezzo: l’unico Mediatore, il Salvatore, il Pastore. Cercalo con fame, cerca il suo volto. Non distogliere mai il tuo sguardo da Lui. Allora sentirai la sua Parola e i tuoi stessi fratelli diventeranno Parola: canto, profezia, lode……..allora vedrai l’azione del Signore. Perché, il gruppo cosi, è una comunione e tutto deriva dal Capo, la preghiera è sua.
Per questo: “Tutto quello che chiederete nel mio nome al Padre mio vi sarà dato”.
Davvero questo “luogo è sacro” è “Il luogo dove erano radunati tremò.” (At. 4,31)
Dobbiamo ammetterlo: è difficile abbandonarsi a Dio e al suo amore in questo modo. Lo Spirito ci conduce.
“Quando verrà lo Spirito di verità, Egli vi guiderà in tutta la verità” (Gv. 16,13)
Maria, la Sposa, la Madre Vergine ci guida per mano.
Ora per un momento il nostro pensiero và al Sinai; nella spianata del deserto, l’Accampamento. A lato il colle del vitello d’oro, (tentazione permanente degli idoli), di fronte i contrafforti del Sinai dove Dio si manifesta tra lampi, tuoni e terremoti che squarciano la nube misteriosa e un po’ discosta dall’Accampamento, la tenda dove entrava Mosè e scendeva la nube e Mosè parlava con Dio faccia a faccia. Quando usciva era raggiante e poteva dire al popolo le parole di Dio.
Quando Mosè si avviava verso la tenda del convegno gli Israeliti uscivano sul limitare delle loro tende, lo seguivano con lo sguardo e lo invidiavano………..
Nel N.T. siamo tutti nella tenda, dentro la nube della Presenza: qui il Crocifisso della Pasqua della liberazione; qui il Corpo e il Sangue della nuova ed Eterna Alleanza; qui Maria la Vergine Madre.
“I dieci comandamenti dell’animatore”
E qui, oggi, anche per noi Dio ha pronunciato il decalogo, la legge del Tempio o, se preferiamo, la “legge dell’animatore”:
1. Io Sono il Signore Dio tuo: non avrai altro Dio fuori di me. “Non si trovi in mezzo a te chi esercita la divinazione, il sortilegio, l’augurio, la magia. Né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi si rivolga a cartomanti o faccia l’oroscopo, né chi interroghi i morti: perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore” (Dt. 18,12)
2. “Rimanete in me e io in voi” (Gv. 15,4)
“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv. 14,23)
“Colui che non mi ama, non osserva le mie parole. E la parola che voi ascoltate non è mia ma del Padre che mi ha mandato” (Gv. 14,24)
3. “Venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi, ed io vi darò sollievo. Portate su di voi il mio giogo e imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime. Poiché il mio giogo è soave e leggero il mio peso” (Mt. 11,28-30)
“Io ho dato a voi lo Spirito di verità che vi introduce in tutta la verità”.
4. Non defraudarmi del tuo tempo, non buttarlo via in cose vane. Ricorda “Io sono la vita. Io sono il tempo e l’eternità. Dammi il tuo tempo”.
5. Non credermi lontano. Cercami e mi troverai. Tu sei mio. “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv. 15,16)
Io ti ho scelto e ti amo, respira il mio amore.
6. Non perderai nessuno di quelli che ti ho dato.
“Io ti ho costituito sentinella per il mio popolo. Chiederò conto a te di ciascuno. Amali come io vi ho amati.”
7. Ho posto il mio corpo nelle tue mani.
Non permettere che il mio corpo sia ferito, mutilato, diviso. Sii costruttore di unità. State uniti perché divisi perirete tutti.
8. Non strumentalizzare la mia Parola.
Non proferire parole vane. Io Sono la Parola, non cercarne altre, annuncia la mia Parola. Il profeta che usurpa la mia Parola o “Parlerà in nome di altri dei, quel profeta dovrà morire” (Dt. 18,20)
Non cercare altri salvatori, altri guaritori.
Io Sono il tuo Salvatore. Io ti salvo, io ti perdono, io ti guarisco.
9. Non appropriarti dei miei figli, perché li ridurresti in schiavitù. Io sono il Padre.
Imita il Buon Pastore “Pascete il gregge di Dio che vi è stato affidato, sorvegliandolo non per costrizione ma di cuore secondo Dio, non alla ricerca di turpe denaro ma con dedizione interiore, non come se foste voi i padroni nella porzione degli eletti ma facendovi modello del gregge. E quando apparirà il Pastore Supremo, riceverai la corona della gloria che non appassisce” (1°Pt. 5,2-4)
Adora l’unico e indivisibile Spirito che abita in voi tutti, per cui voi siete miei figli e tutti fratelli. Questa è la legge dell’animatore. Fai questo è vivrai.
Viene l’ora di muovere l’Accampamento, sempre però sotto la nube della Presenza, cantando le lodi del Signore. I tempi sono cattivi. Dobbiamo “Passare attraverso la grande tribolazione” (Ap. 7,14) Per lavare le nostre vesti rendendole candide nel sangue dell’Agnello.
Non temere “Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo” (Gv. 16,33)
“In Dio, viviamo, ci muoviamo, siamo come hanno detto alcuni poeti: di lui infatti, noi siamo stirpe” (At. 17,28)
Sotto l’ombra delle ali tue, viviamo sicuri. Non temere, il Signore è tuo scudo e riparo, ombra riposante di giorno e luce nella notte.
Andiamo avanti dunque, nel nome del Signore, Dio grande e misericordioso.
Al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo ogni onore e gloria.
Amen.