BEATI I POVERI IN SPIRITO 6 NOVEMBRE 2015

Questa beatitudine è possibile renderla più comprensibile con un esempio, le squadre di calcio. Una fatta di povere pecorelle che subivano falli e non potevano lamentarsi, mentre l’altra, formata da lupi, che facevano tutto quello che volevano e gli andava sempre bene e l’arbitro dava anche ragione a loro anziché alle pecore, il rischio vero per la le perdenti era di cedere alla tentazione di cambiare squadra:  “Prendo colpi oggi e domani” e il lupo che ti strizza pure l’occhio per venire dalla sua parte e ti grida: “Si sta meglio, si vince facile”, però il Signore ci assicura che la vittoria finale è della sua squadra, ossia delle pecore.

Guido Tomasi 

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