ARTICOLO 2 FINALITA’: L’Associazione si propone i seguenti scopi: (…).

  1. Favorire una profonda e globale maturazione umana e cristiana dei suoi associati, alla luce della Parola di Dio (Bibbia), nello Spirito del Concilio Vaticano II e nell’ambito della piena ortodossia e obbedienza alla Chiesa Cattolica, nonché al Profilo Teologico pastorale del movimento Rinnovamento nello Spirito R.n.S.
  2. Dedicarsi all’evangelizzazione, ossia far conoscere il messaggio di salvezza di Gesù Cristo, in tutti i suoi aspetti.
  3. Occuparsi di quanti abbiano dei problemi e delle esigenze di carattere spirituale, morale e materiale e venendo a contatto con l’Associazione, accettino di essere beneficiati dall’azione gratuita e disinteressata dei suoi membri.
  4. Promuovere l’istituzione, la formazione e la crescita di gruppi di preghiera e condivisione  che denomineremo “FRATERNITA’” curandone la formazione sia  a livello personale che comunitario compresi i seminari di vita nuova e le preghiere di effusione dello Spirito Santo.

L’ignoranza colpevole è fonte di dannazione. Parto da un’affermazione molto forte di S. Giovanni M. Vianney: “Penso che la maggior parte dei cristiani che si dannano si dannano a causa della propria ignoranza”. Molti ignorano le più basilari verità di fede. Perché una persona che ignora la fede dovrebbe andare all’inferno? Per il semplice motivo che una persona agisce in base alle proprie idee, ai propri valori, alle proprie esperienze. Se non ha come base teorica la Fede divina e cattolica, non saprà mai cosa deve fare per essere salvata. E’ il medesimo motivo per cui gli apostoli furono mandati a predicare: se nessun conosce il Vangelo, come potranno convertirsi e così salvarsi? “La fede viene dall’ascolto” e quindi la salvezza viene dall’ascolto, seguito dall’accoglienza.

Ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo diceva S. Girolamo, padre della Chiesa. I cattolici sono tristemente noti soprattutto negli ambienti degli eretici protestanti, per essere molto a digiuno delle Scritture. Con il Concilio Vaticano II questo aspetto è di gran lunga stato facilitato: infatti oggi le Scritture sono poste al centro della vita della Chiesa subito dopo l’Eucarestia. L’ignoranza rimane comunque notevole e si ritorna al discorso di prima.

L’obiezione di alcuni è: “Ma se io ignoro che una cosa è peccato non faccio peccato mortale se la faccio”. Il discorso non è così semplice: esiste secondo S. Tommaso un’ignoranza incolpevole, a cui uno non può far niente, e un’ignoranza colpevole: Un uomo di 40 anni che non sa i dieci comandamenti, è sicuramente in questa seconda situazione. Se sa leggere, ha omesso di imparare ciò che doveva sapere per comando di Dio (I Comandamento). In quel caso se pecca contro i comandamenti non è scusato affatto davanti a Dio. Se una persona invece vive tra i maomettani tutta una vita e le uniche cose che ha sentito su Gesù Cristo sono che era un profeta inferiore a Maometto, perché nessuno gli ha mai predicato il vangelo, la sua ignoranza è incolpevole. Non si converte ma può sperare in qualche modo di salvarsi.

Dio al profeta Osea dice: ”Perisce il mio popolo per mancanza di conoscenza!” (Osea 4,6). Ed è quello che accade anche oggi. Ognuno senta come urgente dovere il bisogno di istruirsi circa le verità eterne perché da queste dipende la sua salvezza – Dottrina sociale della Chiesa.

Non accontentiamoci della presunta informazione data dai titoli dei giornali e dalle notizie spot dei TG televisivi. Molto spesso non si tratta d’informazione, ma di confusione.

Certe realtà non si colgono facilmente con i nostri sensi comuni.

Certe linee sembrano divergere o convergere in certi disegni a tromp l’oeil, ma il nostro occhio viene ingannato facilmente.

La terra può apparire piatta e infatti grandissimi pensatori e retorici dell’antichità (non solo la Chiesa), l’hanno fermissimamente ritenuto più che ovvio. E tuttavia la terra non è piatta. Così la cultura ellenistica ha affascinato quasi tutte le popolazioni conquistate da Alessandro Magno. Tutto ciò che proveniva da quella cultura pareva buono, superiore, stimabile e da imitare senz’altro. Per questo motivo i Maccabei si sono trovati a lottare a prezzo della loro stessa vita per conservare la loro fede e non essere costretti a sacrificare agli idoli.

Se la Storia ci deve insegnare qualcosa, stiamo attenti ai segni dei tempi. Anche noi oggi potremmo – se non stiamo attenti – trovarci come i Maccabei costretti dalle leggi a sacrificare a qualche idolo. Anche la teoria del Gender potrebbe superficialmente apparire innocua e inoffensiva, ma…..

Guido Tomasi