Approfondimenti sul Rinnovamento nello Spirito Santo
Il Rinnovamento nello Spirito Santo è espressione italiana del movimento internazionale del Rinnovamento Carismatico Cattolico.
Il Rinnovamento è nato presso l’università di Duquesne a Pittsburgh, nel 1967. Alcuni giovani universitari decisero di partecipare ad un ritiro spirituale tenuto da evangelici pentecostali. I pentecostali sono noti per pregare con l’uso dei carismi. Si rifanno all’episodio di Pentecoste, raccontata dagli Atti degli Apostoli. Pongono un particolare accento sullo Spirito Santo e le sue manifestazioni.
Durante questo incontro sperimentarono una vicinanza a Dio veramente unica nelle loro vite. Iniziarono subito a condividere la loro esperienza con altri studenti dell’università e lo stile di preghiera che avevano sperimentato si diffuse rapidamente. Divenne così diffuso, anche a livello internazionale da interessare un cardinale del Concilio Vaticano II, il cardinale Suenens, che decise di andare a vedere di persona e verificare questa novità. Ne fu subito entusiasta considerandola un’ispirazione dello Spirito Santo, al punto da farsene promotore nella Chiesa.
Il movimento si basa sulla riscoperta del Battesimo e dei doni battesimali. Sulla riscoperta dello Spirito Santo quale anima della vita Cristiana e delle sue manifestazioni, come quelle descritte dalla prima lettera ai Corinzi cap. 12. Soprattutto sulla riscoperta dell’amore di Dio, inteso come amore personale verso ogni creatura, come si suole dire negli incontri “… Dio ti ama, ama proprio te. E di amore infinito, al punto di avere dato suo Figlio per morire in croce.” Su questo punto si ricorda il passo del Vangelo di Giovanni, capitolo 3 versetto 16. 2Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna “.
Si viene introdotti in modo esperienziale alla necessità di rinnovare il nostro Battesimo e prendere maggiore coscienza di quale ne sia il significato e i suoi effetti. Inoltre di affidare e consegnare la nostra vita a Gesù Cristo, come Signore della nostra stessa esistenza; cosa che in realtà ogni Cristiano dovrebbe avere fatto o essere stato educato a fare, magari in altro modo o con altre parole.
I partecipanti organizzano un incontro di preghiera settimanale, in locali parrocchiali o anche privati. Durante questo incontro si svolgerà una preghiera con l’uso dei carismi. La preghiera è incentrata sulla lode e il ringraziamento a Dio: vengono fatti canti spirituali, allegri e moderni; vi sono momenti di preghiera di lode e di ringraziamento a Dio fatta dai partecipanti, aiutati dagli animatori, una preghiera spontanea fatta con parole proprie, o meglio una preghiera ispirata. Un’atmosfera di lode è presente nella assemblea. Vengono inoltre accolti e letti passi biblici che possono essere proposti da membri dell’assemblea per dare un orientamento alla preghiera e alla meditazione che l’accompagnerà. Questi passi biblici vengono scelti secondo la propria ispirazione personale e non preparati preventivamente. Gli animatori poi vedono quali leggere per accompagnare e dirigere la preghiera, cercando di individuare e poi di seguire quale vuole essere il messaggio del Signore per l’assemblea.
Altra particolarità è la pratica della “preghiera in lingue”. Si tratta di pregare pronunciando delle sillabe, come il balbettio di un bimbo, seguendo una melodia comune che può essere accompagnata da una musica di sottofondo, senza un significato comprensibile. Il motivo è di accettare davanti a Dio che noi stessi non conosciamo davvero i nostri bisogni, ma confidiamo che lo Spirito Santo metta in quel momento il significato che lui vuole alla nostra preghiera. L’origine è biblica, si rifà all’episodio della polilalìa degli apostoli nel giorno di pentecoste, ma il significato più concreto lo si trova nel passo della lettera ai Romani, capitolo 8, vers. 26, che la descrive come gesto di umiltà. Questa pratica può sembrare strana, anche perché i partecipanti la mettono in pratica nella loro semplicità e capacità di espressione, ma spesso produce un grande frutto di pace interiore e non solo. Lo stesso, Papa Francesco era simpatizzante del Rinnovamento in Argentina e ne era il consigliere spirituale nazionale. Durante il discorso al Rinnovamento che ha fatto il 24 giugno 2014 ha citato direttamente la preghiera in lingue. [1]
Lo scopo dell’incontro è dare lode e onore a Gesù. Partecipando con apertura di cuore allo Spirito Santo, i partecipanti permettono al Signore di venire a nutrirli interiormente, ad accrescere la loro vita spirituale e a manifestarsi nella loro vita.
Durante l’incontro in determinati momenti, si chiede (e riceve) la guarigione interiore, e si propongono al Signore intenzioni di preghiera varie. Si può anche domandare tutti assieme delle preghiere particolari per una certa intenzione. Si usa uno stile particolare in certi casi che si rifà all’usanza dei primi Cristiani, basato sul pregare per la persona in modo diretto e con parole proprie, unite all’invocazione dello Spirito Santo, esprimendo questa intenzione in modo fisico attraverso lo stendere le mani verso la persona, come se gliele si imponesse. Usanza comunissima narrata nel Nuovo Testamento, e usata nella Chiesa in forma sacramentale durante la confessione, oppure la consacrazione dei sacerdoti, ecc. Nel nostro caso nulla è sacramentale ma è semplice espressione della propria intenzione e i cui “effetti” sono quindi dovuti alla fede e cammino di santità della persona.
Il principio di base è che i laici, proprio secondo i dettati del Concilio Vaticano II sono chiamati ad impegnarsi di persona nella Chiesa e non solo nel volontariato ma anche nella spiritualità. Infatti, in particolare nel Rinnovamento, i sacerdoti lasciano molta libertà ai laici di organizzare e attuare tutto questo. Un incontro di preghiera non viene normalmente guidato da un sacerdote, ma i laici nella loro semplicità e spontaneità, dopo un’adeguata formazione, si occupano della guida della preghiera, dell’organizzazione degli incontri e della presentazione della spiritualità del Rinnovamento. Lasciando ai sacerdoti la parte sacramentale, delle celebrazioni Eucaristiche che vengono organizzate, oltre l’incontro che diciamo viene considerato la base, e soprattutto della Confessione, della direzione spirituale e della formazione.
Altro punto principale, normalmente una volta all’anno, viene organizzato un “Seminario di Vita Nuova”, composto da sette incontri a distanza di una settimana, in cui viene presentato il messaggio dell’amore di Dio e della sua presenza amorevole e provvidente nelle nostre vite, solo che lo si accolga e lo si accetti; della necessità di riconoscersi peccatori, e di essere quindi “redenti” dall’amore di Gesù Cristo; della necessità della presenza e dell’intervento dello Spirito Santo nella propria vita; infine del cammino di fede che si dovrebbe fare nella vita Cristiana e della necessità di viverne la dimensione comunitaria. L’importanza di conoscere, frequentare e amare altri fratelli di fede pregando insieme. Quest’ultimo punto è quello che dovrebbe contraddistinguere ogni realtà ecclesiale “vi riconosceranno da come vi amerete”. Inoltre di riscoprire tutta la vita sacramentale dell’Eucarestia, della Confessione, della preghiera personale e liturgica come un incontro personale con il Signore e come un mezzo per fare esperienza della sua presenza e del suo amore, e della sua azione nella nostra vita.
Al termine del seminario, prima dell’ultimo incontro, ci si riunisce per una preghiera in cui si ripetono le promesse battesimali comunitariamente. Di solito si raccomanda la confessione prima e le promesse battesimali vengono rifatte se possibile durante una Messa.
Non è tanto la formula però ma è avere il desiderio intimo di consegnare la propria vita a Gesù Cristo. Si fa poi una preghiera con “l’imposizione delle mani” per ogni singolo partecipante. Ciò che si chiede in questa preghiera che viene chiamata “preghiera di effusione” o “preghiera per ricevere una rinnovata effusione dello Spirito Santo” è una rinnovata presenza dello Spirito Santo e dei suoi doni nella propria vita. Si considera il momento dell’ ingresso ufficiale nel Rinnovamento. Molti affermano di averne un grande beneficio spirituale. Comunque fa da punto fermo, diciamo come un impegno di una più intensa vita Cristiana.
Anche altre realtà hanno introdotto il seminario di vita nuova, il quale non è appannaggio del Rinnovamento Carismatico; per esempio possono esservi delle parrocchie che lo propongono ai loro parrocchiani. In alcune regioni dei volontari vanno nelle prigioni ad organizzare il seminario come momento di riflessione e di evangelizzazione per chi si sia allontanato dalla fede o desideri approfondire o stimolare la propria.
Stefano Coeli
[1] https://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2014/june/documents/papa-francesco_20140601_rinnovamento-spirito-santo.html