PREGHIERA DI LIBERAZIONE
(Tarcisio Mezzetti – Lozio – luglio 1987)
Parliamo stasera della preghiera di liberazione; ne parleremo in due
tempi. Nel primo tempo parleremo della preghiera di liberazione come
conoscenza sia biblica che pratica, e dove e come bisogna farla. Nel secondo
tempo proveremo alcune indicazioni su come esercitare un ministero di questo
genere e come fare delle preghiere di liberazione che non sono per niente
esorcistiche.
Padre Matt Linn racconta: quando frequentavamo la scuola elementare,
durante la Quaresima avremmo dovuto evitare di mangiare i dolci per fare un
fioretto. Una suora ci insegnava che se il diavolo ci avesse tentato a
mangiare dolci, tutto quello che dovevamo fare era di scrollarcelo da sopra
le spalle dicendo: vattene via da me Satana, non ti voglio.
Ricordo ancora di camminare lungo le vetrine dei negozi e di guardare i
dolciumi che vi erano esposti e naturalmente scacciavo Satana dalle mie
spalle dicendo: via di qui Satana!
La cosa più sorprendente era che quest’ordine funzionava, malgrado il
mio fortissimo desiderio di mangiare dolci.
L’approccio di quella suora era però un po’ semplicistico perché la
tentazione non viene soltanto dal diavolo ma viene anche dal mondo e dalla
carne.
Vi era tuttavia qualcosa di molto vero in quello che la suora ci diceva:
noi abbiamo davvero il potere contro Satana, il potere di comandare nel nome
di Gesù al maligno di lasciarci liberi e quello che viene chiamato e che
noi chiameremo "Preghiera di Liberazione".
La chiamiamo così perché con essa noi chiediamo a Dio di essere
liberati dal potere del maligno.
La preghiera di Liberazione differisce dalla preghiera di Esorcismo, che
viene usata dalla Chiesa e che si usa quando tutta la persona è interamente
sotto il dominio di Satana, come il caso dell’indemoniato di Gerasa che
gridava e si percuoteva con pietre e che nessuno riusciva a domare dice
Marco 5, 1-9.
Nella preghiera di Esorcismo, con il potere dato da Gesù stesso e dalla
Chiesa e che la Chiesa gestisce nei modi richiesti, la Chiesa ordina al
maligno di lasciare la persona. D’altra parte la preghiera di liberazione
viene usata soltanto quando una parte della nostra personalità si trova
sotto l’influsso di qualche spirito maligno: per esempio in qualche caso
di ira incontrollata, di deviazioni sessuali e perfino di malattie fisiche.
Io ho una bella testimonianza di una ragazza che aveva avuto due
relazioni omosessuali di cui una in corso e che invitata a scrivere su un
foglio di carta, mentre noi pregavamo dentro di noi e quindi nessuno sapeva
niente, "Gesù liberami", si accorse che non poteva scriverlo.
Invitata a scriverlo davanti a Gesù mentre noi preghiamo sempre in
silenzio e le facevamo coraggio ad andare avanti, provò otto volte a
scriverlo non riuscendo mai. Finalmente la nona volta riuscì a scriverlo
piangendo e con un grido quasi di invocazione estrema a Gesù: "Gesù
aiutami". Subito dopo non solo fu liberata, ma non ebbe più nessuna
tendenza omosessuale. Sono passati diversi anni, si è sposata e non ha
avuto più nemmeno una tentazione nel campo della deviazione sessuale.
Mi sembra molto evidente che ci sono situazioni dove una parte della
persona non era capace di liberarsi da questa schiavitù.
In qualche caso la preghiera di liberazione serve perfino ad allontanare
alcune malattie fisiche.
Conosco il caso di una donna che faceva la maga, si è convertita, è
entrata a far parte di una comunità dopo un lungo periodo di preghiere;
aveva sette ulcere allo stomaco da dieci anni. Appena lei è stata liberata,
le ulcere se ne sono andate.
D’altra parte tale è il caso della donna nel vangelo di Luca che aveva
uno spirito che da 18 anni la teneva inferma, tanto da impedirle di tenersi
eretta (Lc 13, 10-13).
Mentre un esorcismo ufficiale deve essere operato da qualcuno che ne sia
stato incaricato dal Vescovo, qualsiasi cristiano maturo può effettuare la
preghiera di liberazione, se la fa nei termini dovuti. La preghiera di
liberazione infatti è quel tipo di preghiera che noi facciamo ogni volta
che terminiamo il Padre Nostro dicendo "liberaci dal male".
Gesù e la gente del suo tempo pregavano per la liberazione e si
aspettavano che la preghiera avesse effetto. Quando i farisei attaccavano
Gesù perché effettuava esorcismi non obbiettavano che Egli stesse
veramente scacciando i demoni, ma accusavano semplicemente Gesù di farlo
mediante il potere sbagliato, cioè secondo il potere di Belzebù (Mc
3,22-27).
La sconfitta di Satana attraverso la preghiera di liberazione era così
evidente che Gesù la usò come prova dell’avvento del Regno di Dio (Lc
11,20): "se Io caccio i demoni con il dito di Dio, allora il Regno
dei Cieli è giunto a voi". Esegetici dicono oggi che i riferimenti
scritturali del potere di Gesù su Satana sono i passi più facilmente
autenticati come eventi storici effettivi.
Gesù dette ai suoi Discepoli ed a noi lo stesso potere su Satana. Nella
storia del ragazzo epilettico (Mc 9, 14-29) Gesù incoraggia i suoi
Discepoli a digiunare e pregare per acquistare il dominio sugli spiriti
maligni. In un’altra occasione i Discepoli tornarono e raccontarono come
avessero avuto successo con le loro liberazioni: "i 72 tornarono
pieni di gioia dicendo: Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel
tuo nome" ed Egli disse: "Io vedevo Satana cadere dal Cielo
come una folgore, ecco Io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti
e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico, nulla vi potrà
danneggiare; non rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi,
rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei Cieli".
Infine, al termine del Vangelo di Marco, Gesù incarica tutti i suoi di
prendere autorità sopra gli spiriti maligni, e questi saranno i segni che
accompagneranno quelli che credono: "nel mio nome scacceranno i
demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e se
berranno qualche veleno non recherà loro danno, imporranno le mani sui
malati e questi guariranno"(Mc 16, 17-18)
La preghiera recitata dai seguaci di Gesù nella Chiesa primitiva, il
Padre nostro, in origine terminava con la frase "liberaci dal
maligno". Nell’era agostiniana prevalse l’uso comune di "ma
liberaci dal male". Infatti se voi avete studiato il greco, vi
potete divertire a vedere come in Giovanni (17,14) dice "Padre Io ho
dato loro la tua parola, per questo essi non appartengono più al mondo come
Io non appartengo al mondo e il mondo li odia", il versetto
successivo dice: "Padre, Io non ti prego di toglierli dal mondo ma
di proteggerli dal maligno". Se prendete la parola greca e andate a
vedere quella del Padre Nostro del vangelo di Matteo, vi accorgete che la
parola greca è la stessa. In Giovanni 17-15 è tradotta "maligno",
in Matteo (6,13) è tradotta "male" che in italiano è
molto più debole.
I primi cristiano si aspettavano che quando pregavano il Padre Nostro, il
padre li avrebbe liberati dal potere del maligno. Purtroppo per noi è
diventato come una poesia a memoria. Le tradizioni dei Padri del Deserto e
dei Santi quali il Curato d’Ars e San Francesco di Assisi, danno
testimonianza di incontri reali con Satana e di una consapevolezza ancora
più vivida di possedere l’autorità di Gesù per resistere al male.
Il Sacramento del Battesimo è un esempio di come Gesù affidi il suo
poter a noi, infatti include la preghiere di rinuncia o di esorcismo e il
nuovo rito per adulti contiene una preghiera speciale di esorcismo. Questa
preghiera aggiuntiva è per adulti che precedentemente sono stati coinvolti
in una religione non cristiana, dove potrebbero aver incontrato non solo il
Dio di amore che molte religioni cercano, ma anche le forze del male che
solo Gesù può sconfiggere pienamente.
Nel 1972 Papa Paolo VI affermò che la maggiore necessità della Chiesa
odierna è che noi riconosciamo e superiamo la realtà del demonio che non
è soltanto un’idea o una costruzione sociale, come molti invece vogliono
farci credere, ma un agente effettivo, nelle parole del Papa, un essere vivo
spirituale, pervertito e pervertitore.
Durante le diverse ere, la Chiesa ha combattuto contro il maligno per
mezzo di tutto ciò che può portare la vita di Gesù dentro la persona, e
cioè: i Sacramenti, e anche per mezzo delle preghiere di liberazione o
esorcismi fatti direttamente al maligno, oppure le preghiere di liberazione
che invece erano dirette al Padre. Tutte queste ordinavano al maligno di
lasciare la persona che aveva infastidito.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di esercitare saggiamente questo potere
di liberazione, anche perché così tante persone sono rimaste coinvolte
nell’occulto e nella droga, affievolendo in tal modo la resistenza della
volontà e aprendosi all’influenza del maligno.
Per descrivere la realtà vera del popolo dei battezzati in Italia basta
dire che da una nostra indagine pre-effusioni nella mia regione, ci risulta
che tra il 92 e il 95% di coloro che si avvicinano al Rinnovamento per avere
l’effusione dello Spirito Santo, hanno frequentato maghi, fattucchieri,
cartomanti e così via, più o meno regolarmente nella loro vita.
La preghiera di liberazione richiede però una certa prudenza, come ci ha
fatto notare recentemente il Cardinale Suenens. Nel momento in cui prendiamo
coscienza di questo tipo di preghiera, potremmo farne un uso eccessivo, e di
conseguenza potremmo cominciare a concentrare la nostra attenzione su Satana
anziché su Gesù. Questo è un problema del Rinnovamento. Un’enfasi
esagerata nel tentativo di risolvere tutto mediante la preghiera di
liberazione, potrebbe anche impedirci di fare uso della Medicina, della
Psichiatria eccetera, o di prendere posizione su argomenti di giustizia
sociale.
Potremmo anche abdicare alla responsabilità personale, per le nostre
azioni, dicendo: "Satana me lo ha fatto fare", anziché attingere
al potere che abbiamo di scegliere ciò che è giusto o meno, in ogni
determinata situazione.
E’ altrettanto pericoloso trovare Satana dappertutto, quanto ignorarlo
completamente; e questi sono i due estremi entro cui si muove tutta l’intera
struttura dei battezzati in Italia: ci sono quelli che dicono che non esiste
affatto e quelli che inciampano per terra e dicono che il demonio gli ha
fatto crescere il sasso davanti ai piedi.
Considerate quindi queste forme di prudenza, la realtà della preghiera
di liberazione è stata riconosciuta non solo da molti esegeti della
Scrittura e da molti teologi, ma anche da membri laici delle professioni
psichiatriche. Nel 1974 una rivista medica inglese ha discusso la preghiera
di liberazione come un possibile aiuto nel trattamento della schizofrenia.
In Inghilterra, negli ospedali, gli esorcisti anglicani e cattolici
possono entrare liberamente a fare esorcismi sui malati di mente e molti
vengono guariti. In Italia non si potrebbe dire, perché si parla dell’oscurantismo
della Chiesa medioevale, ma dell’oscurantismo delle mode di oggi non se ne
parla mai. Ci sono degli oscurantismi cosiddetti "scientifici",
che fanno paura!
Padre Matt Linn dice: recentemente siamo venuti a conoscenza di un
esempio drammatico di preghiera di liberazione per aiutare coloro che hanno
problemi psicologici. Eravamo in visita ad un terapista del Rinnovamento,
nel Connecticut, che aveva curato
32 suoi pazienti per non meno di 2 anni di cura. Egli invitò una donna del
Rinnovamento, nota per il suo dono di discernimento degli spiriti, per
valutare ognuno di questi pazienti. Senza che le fosse stato detto nulla
riguardo la loro storia di pazienti, questa signora seppe diagnosticare
correttamente il problema di ciascuno e le sue radici; e indicare se qualche
spirito maligno fosse connesso al proprio problema psichico. Il terapista fu
stupito dalla diagnosi esatta di tutte queste cose; era un dono che si
chiama "di conoscenza". Dopo questo fu fatta la preghiera di
liberazione su tutti questi 32 pazienti e in 28 di questi, casi la donna
riconobbe la presenza di uno spirito maligno; dopodiché fu fatta una
preghiera di liberazione e 27 su 28 pazienti furono liberati dalla malattia
nel giro di due mesi.
Posso dire di una signora sulla quale avevano lavorato senza successo per
tre anni gli psichiatri, per fermare una depressione parossistica. Fu fatta
una drammatica preghiera di liberazione e questa donna fu liberata.
Qual è il legame tra la malattia emotiva e gli spiriti maligni?
La depressione è una malattia comune che è molto diffusa ed ha molte
cause possibili.
Per esempio una depressione potrebbe avere una causa fisica primaria come
ad esempio l’iperglicemia.
Naturalmente la depressione può essere causata da fattori emotivi o da
traumi infantili e cose del genere, e qualche depressione può essere
causata da fattori spirituali. In qualche caso ci potrebbe essere una
depressione di origine traumatica su cui si è innestata anche qualche
influenza maligna.
Ogni caso di depressione potrebbe essere causato da uno di questi fattori
o da una loro combinazione; sarebbe quindi sbagliato avvicinare una persona
depressa e dire: hai uno spirito di depressione. Non lo si può fare perché
innanzi tutto questo potrebbe spaventare la persona e in secondo luogo non
si può avere la certezza che la causa della depressione sia sempre uno
spirito maligno, anche se c’è una profezia, perché, dice San paolo:
"imperfetta è la nostra profezia".
Se si sospettasse la presenza di uno spirito maligno, ciò che
bisognerebbe fare sarebbe di pregare in silenzio, chiedendo al Padre
che liberi quella persona da ogni influenza, dicendo più o meno il
"Padre nostro".
Da un lato è importante non usare con eccesso la preghiera di
liberazione per non spaventare qualcuno dicendogli che è posseduto da uno
spirito maligno.
D’altro canto è importante però sapere che talvolta gli spiriti
maligno sono coinvolti in casi di malattia emotiva, e può essere utile
quindi chiedere al Padre, nel nome di Gesù, di essere liberati.
E’ più facile fare la preghiera di liberazione se sappiamo in che modo
gli spiriti maligni sono entrati.
Le tre vie principali per cui entrano sono:
- Ferite emotive
- Peccato
- Attività occulte
1 - La maggior parte degli spiriti maligno si aggancia ad una persona
attraverso ferite emozionali purulente quali quelle della paura, dell’ira,
della colpa, del risentimento, che vengono lasciate dietro da profondi
traumi emotivi.
Per esempio, una persona che sia stata ferita emotivamente da un padre
alcolizzato, potrebbe essere aperta ad uno spirito d’ira, e poi
sperimentare il persistere di quest’ira, non solo contro suo padre, ma
anche contro tutte le persone in autorità e contro altri alcolisti.
Queste ferite emotive possono essere come porte aperte per l’attività
degli spiriti maligni, a meno che non intervenga una guarigione interiore.
Occorrerebbe fare un seminario solo sulla guarigione interiore, che non
tratteremo quindi qui approfonditamente perché è un problema molto
complesso ed è una preghiera che richiede un ministero, non come la
preghiera di guarigione.
La guarigione interiore, per mezzo dell’esperienza di Gesù che ci ama
e ci aiuta a perdonare coloro che ci hanno ferito, fa sì che le ferite
guarite impediscano al maligno di tormentarci nuovamente in quelle aree.
Quando si tratta ad esempio di uno spirito d’ira, bisognerebbe trovare
quale trauma emotivo profondo abbia causato questa reazione di ira e come
Gesù voglia entrare nella scena di quella ferita, per aiutarci ad amare e a
perdonare.
Ho accennato ad uno dei metodi di fare la preghiera di guarigione
interiore, che è quello di ricordare il trauma e far entrare, con l’immaginazione,
Gesù in quella scena, ripetendola in varie situazioni, fino quando Gesù ci
parla attraverso i gesti che compie, le cose che dice e così via e ci
guarisce da questo ricordo estremamente doloroso.
Naturalmente la strada della guarigione passa sempre attraverso il
perdono. Inoltre dobbiamo scoprire se vi sono altre ferite che alimentano
questa ferita; ecco perché diventa un problema molto complesso.
Ma mentre Gesù guarisce queste sensazioni dolorose, la ferita viene
guarita, e lo spirito che sfruttava questa ferita, è costretto ad
andarsene. La guarigione della ferita chiude così la porta ed impedisce il
ritorno dello spirito immondo.
2 - La seconda porta che invita gli spiriti maligni ad entrare si chiama
"peccato".
Ad esempio, se noi mentiamo in continuazione, perdiamo la forza di
volontà di dire la verità, e questo permette un successivo attacco da
parte di uno spirito di menzogna. Se viviamo in condizioni di fornicazione
continuata, siamo esposti all’attacco di spiriti di impurità; se
commettiamo adulterio, siamo esposti all’attacco di spiriti di adulterio,
ancora peggio!
Sono situazioni di peccato continuate, che sono diverse dal peccato in
cui uno inciampa una volta, e poi è così pentito che si guarda dal
rifarlo.
Il modo più potente per chiudere la porta del peccato è senza dubbio
quello che si realizza per mezzo del Sacramento della Riconciliazione, in
cui chiediamo perdono per il nostro peccato e anche per esserci attaccati
alle nostre ferite emotive, anziché aver perdonato coloro che ci hanno
ferito.
3 - Accanto alle ferite emotive e al peccato c’è un’altra porta che
invita gli spiriti impuri ad entrare, e questa porta è l’attività
occulta.
Il questore della mia città mi disse otto anni fa (1979) che vi erano
almeno mille studenti medi che esercitavano spiritismo in modo continuato; e
all’università statale, nella casa dello studente, vi erano le chitarre
che, volando per aria, suonavano da sole le canzoni!
C’era un giornale molto noto in Italia, che distribuiva, per la
stagione del mare, il quadratino con le lettere per fare il
"piattino" al mare, e tutti facevano spiritismo sulla spiaggia!
Per attività occulta si intende la ricerca di potere o di guida, da
fonti che si oppongono a Gesù Cristo, come le sedute spiritiche, il
piattino, la meditazione trascendentale e le religioni non cristiane. Se voi
provate a far dire a una persona che ha fatto meditazione trascendentale:
"nel nome di Gesù Cristo io rinuncio a" e qui gli fate dire il
nome del "mantra" che lei ha nella mente, che dovrebbe ripetere
per entrare in contatto con Dio (dicono loro), questa persona non riuscirà
a dire e a fare la rinuncia. Questo perché si tratta di forme spiritiche in
cui le presenze sono tutt’altro che sante.
Per quanto riguarda lo spiritismo, molti si trastullano con l’idea che
lo spiritismo sia stato inventato nel secolo scorso; ciò non è vero
perché la Bibbia al capitolo 18 del Deuteronomio
dice:
9
Quando sarai entrato nel paese che il
Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle
nazioni che vi abitano. 10Non si trovi in mezzo a te chi immola,
facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi
esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; 11nè
chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi
interroghi i morti, 12perché chiunque fa queste cose è in
abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per
scacciare quelle nazioni davanti a te. 13Tu sarai irreprensibile
verso il Signore tuo Dio, 14perché le nazioni, di cui tu vai ad
occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te,
non così ti ha permesso il Signore tuo Dio.
Purtroppo l’occulto domina l’Italia; perfino in qualche convento si
fanno non solo le sedute spiritiche ma si ascoltano i nastri.
Allora tutto quello che non è cristiano deve essere condannato come
occultismo?
No! Il Concilio Vaticano II incoraggia i cattolici a cercare e trovare
ciò che vi è di buono nelle religioni non cristiane, senza mettersi nella
posizione di voler condannare ogni aspetto dei loro insegnamenti. E’ ovvio
d’altra parte che molti non cristiani sono cresciuti spiritualmente con la
capacità di amare, come il Mahatma Gandhi per esempio. Quanto più una
religione non cristiana riconosce un Dio di Amore, tantopiù Dio che è
Amore, può servirsene. Se una religione invita i suoi seguaci ad amarsi a
vicenda e riconosce un Dio che ama, questo può essere un passo verso il
vero Dio e alla fine può condurre ad abbracciare la Rivelazione piena che
è propria del Cristianesimo.
Le Religioni possono avere la stessa funzione della pratica naturale del
corteggiamento: forniscono occasioni per apprendere il processo dell’amore
ed infine per arrivare al matrimonio. Ma una volta che avrai capito che l’unico
Dio ha scelto te fino dall’eternità e tu hai preso un impegno totale di
matrimonio con Lui, non puoi più farti corteggiare, né puoi corteggiare
romanticamente qualcun altro, perché altrimenti sei un adultero.
Così anche un cristiano impegnato, spesso viene a scoprire che le
vecchie pratiche non cristiane come lo spiritismo e l’occulto in genere,
non si possono più fare.
Bisogna quindi capire che le vecchie pratiche non cristiane compromettono
gravemente l’impegno totale verso Gesù Cristo e ci allontanano da Lui.
Le religioni non cristiane possono avere degli elementi che possono
ferire, come ad esempio le maledizioni, le sedute spiritiche o divinità
malvagie che devono essere scongiurate ed allontanate con sacrifici,
eccetera.
Bisogna però fare attenzione che, sia la totale condanna delle religioni
non cristiane come forma di occultismo, sia l’approvazione integrale di
queste religioni, sono una strategia del maligno.
La schiavitù e l’occultismo può però perfino verificarsi quando non
si sia partecipato attivamente ad una attività occulta. Questa è la parte
che lascia più perplesse le persone.
Ad esempio possiamo avere ereditato tale schiavitù da una generazione
precedente, come asserisce la Scrittura: "Io sono il Signore Dio tuo
che ti ha fatto uscire del paese di Egitto, dalla condizione di schiavitù.
Non avrai altri dei di fronte a Me. Non ti farai idolo né immagine alcuna
di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né
di ciò che è nelle acque sotto la terra, non ti prostrerai davanti a loro
e non li servirai, perché Io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso
che punisce la colpa dei padri, nei figli, fino alla terza e alla quarta
generazione, per quelli che mi odiano; ma che dimostra il suo favore fino a
mille generazioni per quelli che Mi amano e osservano i miei comandamenti ".
Noi abbiamo avuto parecchi casi di persone le cui madri frequentavano i
maghi e che stavano male. Si sono liberati quando si sono messi davanti a
Gesù Eucarestia a fare la rinuncia in questi termini: "Nel nome di
Gesù Cristo io rinuncio ad ogni legame occulto con mia madre".
Dopo aver fatto questa rinuncia per varie volte, sono riuscite ad eliminare
il legame che veniva dalla generazione precedente.
Può anche succedere di rimanere vittima di una maledizione, di una
fattura o di un legame occulto, invocato su di noi dalla strega o dallo
stregone, per tre volte, in scherno alla Santissima Trinità.
Noi possiamo spezzare la schiavitù che ci lega all’occultismo, in tre
fasi successive.
1 - Nella prima bisogna guarire ogni ferita che può averci spinto a
cercare il potere occulto, e in preghiera rievocare il momento in cui si è
fatta la scelta dell’occultismo, e adesso invece scegliere Gesù. Questo
facevano, con un gesto, i primi cristiani durante la liturgia battesimale in
cui si voltavano prima ad occidente, rappresentante il regno di Satana,
della morte e del peccato, poi voltando le spalle all’occidente, al
peccato e al demonio, si voltavano ad oriente, a Gesù Cristo, alla Luce e
alla Vita nuova. Questo movimento del corpo aveva lo scopo di dire: Rinuncio
a questa parte e scelgo invece quest’altra.
2 - Nella seconda fase bisogna confessarsi e ricevere il perdono per ogni
forma di coinvolgimento in pratiche occulte. Si capisce dal Deuteronomio che
anche andare da una cartomante è peccato, tanto è vero che il manuale che
usa la cartomante non si chiama "Manuale del cartomante" ma si
chiama "Bibbia del diavolo". Lì dentro c’è tutta la cerimonia
di consacrazione delle carte a Satana, che dura quindici giorni, prima di
potere essere usate. Questo rituale è stato composto da un Prete spretato
del 17° secolo.
Abbiamo ora in mano abbastanza elementi per capire che l’innocente
cartomante del piano di sopra, non è poi così innocente!
3 - Nella terza fase bisogna rinunciare a questo coinvolgimento, e
costruire nuovi legami con Gesù Cristo; per esempio : " Nel nome di
Gesù Cristo io rinuncio ad ogni legame occulto con il tale mago o
cartomante che ho visitato", scegliendo e riscegliendo il vostro
Battesimo, quello che vi ha dato la vita.
Questa preghiera di liberazione accresce la sua forza se viene recitata
durante l’Eucarestia, dove il Sangue di Gesù può spezzare i legami più
potenti prodotti dall’occulto, e stabilirà legami potenti con lo stesso
Gesù.
Mentre la preghiera di rinuncia alla partecipazione all’occultismo, non
è sempre necessaria, la preghiera di liberazione è invece spesso
necessaria.
Una preghiera semplice che stava sull’altare prima del Concilio
Vaticano II dice: "San Michele Arcangelo difendici nella nostra
lotta e vieni in nostro soccorso contro la malizia e le insidie del demonio:
Dio trionfi su lui, supplichevoli te ne preghiamo, e Tu Principe della
celeste milizia, forte della divina virtù, Tu incatena all’inferno Satana
e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo a perdizione delle
anime. Amen". Spiace che questa semplice preghiera non sia più
alla fine di ogni S.Messa come era una volta.
Queste semplici preghiere di liberazione le possiamo recitare da soli o
con degli amici; anche la circolare del Cardinale Ratzinger diceva: "Tuttavia
i cristiani possono pregare per la liberazione, anche in gruppo"
Diceva di usare il Padre Nostro, i Sacramenti e le preghiere alla Madonna.
Potrebbe essere così semplice, ad esempio, radunare tutti i membri della
famiglia o della comunità, al mattino, prima che ognuno vada al lavoro o a
scuola, chiedendo al Padre che per il giorno che ci sta innanzi, ognuno sia
protetto dagli spiriti maligni: "Padre proteggi la mia famiglia per
tutta questa giornata, dall’influenza degli spiriti maligni".
Occorre guarire ogni ferita che ci ha spinto a cercare il potere occulto,
perché spesso la gente è andata a cercare il potere occulto in seguito a
ferite subite; ad esempio: muore il marito e si va a cercare la voce del
marito. Se c’è quell’ansia che è rimasta dentro, in qualche modo la
tentazione di rientrare nell’occulto esiste.
Possiamo anche recitare la preghiera di liberazione per persone che non
sono presenti perché diventa una intercessione, non è una cosa
drammatica da temere o da esaltarsi come se si stesse facendo una grande
liberazione. Deve essere come l’ha messa Gesù: "Rimetti a noi i
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, non ci indurre
nella tentazione ma liberaci dal maligno"
Un modo di fare questa preghiera di intercessione è quella di immaginare
che la Luce di Gesù riempia quella persona, mentre noi Lo preghiamo di
ordinare al maligno di andarsene e lasciare in pace quella persona. Noi
diciamo a Gesù: "Tu ordina al maligno di allontanarsi da lui e Tu
riempilo della tua Luce".
Questa preghiera si può fare non solo per singoli individui ma per
intere città; noi l’abbiamo provato e funziona.
Racconta Padre Dennis Linn: nel 1980 Houston (Texas) aveva uno dei più
alti livelli di omicidi di tutti gli stati Uniti, di circa mille omicidi l’anno;
la maggior parte avveniva il venerdì notte. Un nostro amico anglicano che
lavorava in una Parrocchia di quella città, radunò un venerdì notte i
membri della sua Parrocchia e li condusse in processione in tutto il
quartiere. pregando per tutta la città. Lui li guidava in molte preghiere
fra cui una di liberazione che diceva così: "Spirito di omicidio,
nel nome di Gesù ti incateno e ti ordino di andartene".
Per le successive 24 ore non ci fu alcun omicidio in tutta Houston;
allora il nostro amico provò a ripetere la processione per una seconda
volta. Altro venerdì notte, stesso risultato: nessun omicidio. Da allora,
ogni venerdì notte, c’è la preghiera di liberazione della città di
Houston.
Noi quindi abbiano la capacità di liberare noi stessi, gli altri e
perfino intere città dal potere del maligno, pregando il Padre, nel nome di
Gesù, di allontanare Satana dalla nostra vita "Signore, anche i
demoni si sottomettono a noi nel Tuo Nome".
Se qualcuno aveva paura, penso che adesso non ne dovrebbe avere più.