GUARIRE PER LA COMUNITA’

(Tarcisio Mezzetti – Lozio – luglio 1987)

 

Parleremo adesso dei modi più sofisticati di guarire, perché ora noi abbiamo ricevuto quella Potenza dello Spirito che ci permette di discernere ciò che è bene, ciò che è male, ma che soprattutto ci permette di crescere nello Spirito.

Che cosa fa lo Spirito subito dopo la Pentecoste? Lo Spirito, come prima cosa, crea la comunità cristiana. Quindi l’effusione non è soltanto un dono personale, ma è un dono mirato alla costruzione della Chiesa. Il Signore ha fatto nascere il Rinnovamento perché facesse risplendere in mezzo al popolo battezzato ma non ancora cristiano, il volto splendente senza macchia né ruga, della Chiesa di Dio.

Qual è il modo più facile e più comune per essere guariti?

La maggior parte delle guarigioni avvengono nel bel mezzo di ciò che ha bisogno di essere guarito e per questa ragione è la cosa che noi non affrontiamo mai perché abbiamo paura di incontrarlo.

Un giorno, racconta Padre Matt Linn, io e mio fratello Dennis andammo in canoa con una amica che molto chiaramente non era capace di andare in canoa. Alla fine della giornata ci raccontò che diciannove anni prima, suo fratello era morto annegato, e che da allora, né lei né alcun altro membro della famiglia, si era potuto avvicinare all’acqua. Era stato solo il suo amore per noi che l’aveva spinta a rischiare di venire in canoa e a superare la sua paura paralizzante; ed era stata spinta così tanto dall’amore per noi che si era perfino riuscita a godere la giornata. Si era guarita. Non era stata nemmeno una preghiera che l’aveva guarita, ma soltanto l’essersi sentita amata nel bel mezzo di ciò che le metteva più paura.

Nello stesso modo, nella riserva Sioux, avevamo visto tante volte degli adolescenti intrappolati nell’alcolismo, nella droga e in una disgustosa immagine di sé, diventare all’improvviso dei giovani maturi e liberi.

Cosa cambiava così tanto un adolescente? Era un fatto molto semplice: che una ragazza si innamorava di lui e mentre lui la guardava negli occhi, poteva vederci riflessa la bellezza della propria persona; quella bellezza che lei vedeva in lui. Allora lui era spinto a volere essere per lei tutto ciò che lei vedeva e tutto quello che lui poteva essere.

Noi tutti cresciamo nel diventare tutto ciò che possiamo diventare, quando siamo amati da qualcuno che è molto diverso da noi.

Io e Dennis siamo molto diversi, Dennis è un ottimista che pensa di vivere nel migliore dei mondi possibile; io sono più dalla parte del pessimista che ha sempre paura che probabilmente avrà ragione.

Quando noi facciamo i seminari di guarigione Dennis si rende sensibile a ciò che il Signore sta facendo; io lo aiuto a focalizzarsi su quello che il Signore ancora deve fare. In termini a me familiari, io dico che Dennis è un percettivo, che crede e vuole lasciare aperte le possibilità, mentre io sono un giudicante, che vede i problemi e preferisce finire le cose prima che nascano altri problemi.

Se non fosse per Dennis, io avrei tutti i weekend occupati per i prossimi cinque anni e Dennis avrebbe tutto il calendario aperto a qualsiasi evenienza ad eccezione della prossima settimana. Ognuno di noi ha bisogno dei doni dell’altro, per prendere delle decisioni, alcune delle quali vanno prese proprio adesso.

Le nostre ferite diventano doni specialmente quando noi condividiamo ciò che succede nella nostra vita, almeno con un’altra persona che ci ama, e quando riceviamo preghiere da quella persona per guarire le nostre ferite.

Il responsabile di un gruppo di preghiera disse un giorno ai membri del suo gruppo che la sua vera priorità era non tanto che essi venissero regolarmente agli incontri di preghiera, ma che tutti nel gruppo avessero un amico che potesse amarli e pregare per loro, mentre essi condividevano con lui tutto ciò che succedeva nella loro vita.

Questa è la regola d’oro del Rinnovamento. Noi viviamo così nella nostra comunità.

L’ufficio statistico del censimento degli Stati Uniti, ha scoperto che questa è la chiave per avere delle famiglie sane. Nel 1980 aveva infatti scoperto che un matrimonio su tre finiva in divorzio. L’incidenza statistica del divorzio scendeva a 1 su 50, se il matrimonio era stato celebrato in una Chiesa e se la coppia andava in Chiesa insieme regolarmente.

In più, se la coppia pregava regolarmente in famiglia, l’incidenza del divorzio scendeva vertiginosamente: 1 ogni 1100 matrimoni.

Un nostro amico che è un consigliere matrimoniale, dice Padre Dennis Linn, è molto entusiasta a proposito della potenza della preghiera come rafforzamento del matrimonio. Egli vede infatti molti matrimoni guarire quando insegna al marito a pregare per cinque minuti con amore ed in silenzio sulla moglie; poi dice alla moglie di pregare in silenzio per cinque minuti sul marito. Infine spinge ambedue a scambiarsi l’esperienza che hanno avuto mentre amavano o mentre si sentivano amati durante la preghiera. Tutte le coppie che pregavano così, sperimentavano che la preghiera approfondisce ciò che possono condividere fra di loro, e mette tutto in un contesto di amore.

Ogni persona ferita non è soltanto una persona bisognosa, è anche una persona piena di doni. I ritardati mentali non incontrano gli altri con le discussioni e con le idee, ma con un abbraccio e con semplici reazioni viscerali. Le ferite ci spingono a compensare, e quindi a sviluppare altri doni, per questo la comunità cristiana è forte: perché è fatta di persone che sono ferite e che imparano a trasformare la ferita in dono.

Quando noi amiamo coloro che sono feriti, noi cominciamo a scoprire che riceviamo i loro doni e che siamo capaci di rischiare altre vie per amare.

La bellezza della mia relazione con Dennis, dice padre Matt Linn, è che io non devo avere tutti i doni. Al contrario, io devo cercare di tirare fuori tutti i doni di Dennis che sono diversi dai miei. Dennis crede che la guarigione avvenga rapidamente e facilmente; e abbiamo espresso questo suo dono nel nostro primo libro "Guarire i ricordi" descrivendo il suo approccio molto semplice ed immediato, alla preghiera di guarigione. Io invece credo che guarire sia un processo che consiste nell’avanzare un passo dopo l’altro; e questo è diventato il soggetto del nostro secondo libro "Guarire le ferite della vita" e di questo seminario.

Ambedue i modi di guarire sono reali e noi dobbiamo essere pronti a lasciare che il Signore scelga uno o l’altro, secondo come piace a Lui.

Talvolta io penso che sto imponendo il mio modo di pensare e i miei modi di agire su Dennis; allora mi debbo fare qualche domanda:

Quanto prego per Dennis?

Quanto chiedo al Signore di usarlo anche più di quanto io voglia che il Signore usi me? Quanto sono grato per tutto quello che avviene per mezzo di Dennis?

Cerco di capire Dennis anche quando non sono d’accordo con lui, in modo che lui possa crescere sempre più profondamente nel suo originale punto di vista, anziché farlo diventare la mia copia?

Uno come me, dice Padre Matt, è sicuramente sufficiente. Le parti forti di Dennis mi aiutano a sviluppare le mie parti deboli, e le parti forti di me aiutano a far crescere la personalità di Dennis.

Quest’ultima domanda è anche il test per stabilire se una comunità è in piena salute o se una comunità o un gruppo di preghiera si sta invece inevitabilmente spegnendo.

Quando noi visitiamo una comunità o un gruppo di preghiera, noi non preghiamo mai perché nasca un grande leader o perché si sviluppi un grande dono di guarigione, perché se una comunità viene catalizzata su una persona, questa comunità crollerà quando crollerà quella persona.

Noi cerchiamo invece dei leaders o delle persone con doni di guarigione, che siano capaci di chiamare gli altri a fare ciò che essi fanno, in modo che il loro dono si diffonda in tutta la comunità.

In realtà è quello che dice San Paolo (2^Timoteo 2,2) "quello che hai imparato da me davanti a molti testimoni, insegnalo ad altre persone che siano in grado di insegnarlo ad altri".

La domanda è questa: nella vostra comunità o nei vostri gruppi, c’è sempre più gente che scopre di essere capace di guidare gli altri, che prendono l’iniziativa e pregano sugli altri, oppure essi stessi diventano progressivamente sempre più dipendenti da una persona sola o da due o tre persone, e alla fine si sterilizzano?

Anche alle persone più insensibili del vostro gruppo di preghiera, può essere insegnato come si fa a fare preghiera di intercessione in continuità, o come far fluire la vita nella comunità, e come far fluire la vita perfino nelle proprie ferite.

Questo seminario che voi state facendo e che continuerete a casa, vi aiuterà a diventare persone mature, e voi avete ricevuto tanti fogli dove potete fare le preghiere per conto vostro.

Mentre le loro ferite vengono guarite, essi avranno un dono unico nel suo valore, un dono da poter offrire a tutta la comunità che sta intorno a loro, a quella comunità che è ferita e che ha bisogno del loro dono.

Le loro stesse ferite diventano così di doni, come quello di un alcolista guarito, che può facilmente raggiungere altri alcolisti, e li può raggiungere meglio di quanto possa fare qualsiasi altra persona che forse è astemia e che quindi non capisce la sofferenza o le debolezza di un alcolista.

Non è facile crescere condividendo la nostra vita con un amico che ci ama e nello stesso tempo protendersi verso un’altra persona ferita, che ha bisogno di amore per guarire.

Noi sette che siamo venuti quassù per guarire voi, non siamo persone totalmente guarite; perfino mia moglie ed io, che siamo i più anziani, abbiamo scoperto, qui dentro altre ferite, ed abbiamo pianto e ci siamo consolati a vicenda; ma il Signore usa dei feriti per portare guarigione agli altri, non usa dei guariti totalmente. Usa dei peccatori, ancora incapaci, ancora insufficienti, ma la bellezza di quello che porterete a casa, sarà racchiusa nella frase di Paolo: "nella mia debolezza si manifesta la grandezza, la gloria e la potenza di Dio".

Quando eravamo in visita alla comunità di Madonna House, racconta Padre Matt Linn, io chiesi ai residenti della casa di preghiera, che cosa avessero imparato negli ultimi quaranta anni, su chi è colui che può vivere e crescere in una comunità. Fece esattamente questa domanda: "che cosa cercate nella gente che vuole unirsi alla vostra comunità?".

Un sacerdote di grande esperienza mi rispose immediatamente: "noi guardiamo se la persona è cosciente di essere un peccatore amato da Gesù Cristo. Se lui ha fatto questa esperienza, verrà da noi con la capacità di essere amato nella sua debolezza, e sarà capace di amare il resto di noi, che non è sempre all’altezza di quello che dovrebbe essere.

Noi viviamo in una comunità, e in questa noi cresciamo soltanto nella misura in cui noi possiamo dare e ricevere amore, in tutte le situazioni in cui noi siamo deboli, e malgrado ciò, possiamo guarire.

Chiudete gli occhi e meditate.

Dal Vangelo di Matteo(10) :

2I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, 3Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, 4Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì

E’ bello, Signore notare che hai voluto lasciare tutti i nomi dei dodici Apostoli a coppie, coppie di fratelli e amici: Simone e Andrea suo fratello, Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo, Giacomo di Alfeo e Taddeo, Simone Cananeo e Giuda Iscariota.

E dal Vangelo di Marco: "Allora chiamò i dodici e cominciò a mandarli a due a due".

Chiediamo a Gesù di mostrarci chi, nella nostra vita, è stato il nostro migliore amico. Quando lo avremo trovato, ringraziamo con Gesù il Padre, per tutti i modi in cui siamo maturati, per mezzo di questa amicizia; per ogni modo in cui siamo cambiati per aver incontrato questo amico.

Adesso, insieme a Gesù, chiediamo al Padre di dare a questo amico la vita che lui ha dato a noi.

Chiediamo a Gesù di porre sempre nella nostra vita, qualcuno che possa aiutarci a crescere.

Canto in lingue.